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OCEANIA

a cura di Gabriella Rapella, Elvira Tognini ed Alessandra Bucchi  

 

BOHRA IL CANGURO

fiaba australiana

canguro

Il canguro Bohra, che preferiva nutrirsi durante la notte, si ribellò a questo stato di cose e decise di mettere fine al buio. Così arrotolò l´oscurità come se fosse un tappeto, mentre le stelle brillavano in continuazione e la luna qualche volta. Provò una grande soddisfazione quando riuscì a vedere quello che mangiava durante la notte e poté andare in giro dove voleva con le sue quattro zampe, perché in quei giorni il canguro Bohra andava su quattro zampe come un cane.
Una notte scorse davanti a lui numerosi fuochi e udì il canto di molte voci. Bohra, incuriosito, si avvicinò. Lì vide emergere dall´oscurità una lunga fila di persone con strani segni sul corpo che danzavo e cantavano battendo i boomerang. Mentre li osservava Bohra avvertì un forte desiderio di mettersi a ballare anche lui. Si levò sulle gambe posteriori facendosi equilibrio con la coda, e balzò nel cerchio, mettendosi dietro all´ultimo uomo. Le donne smisero di cantare e levarono un urlo nel vedere Bohra. Gli uomini allora lo videro in piedi sulle zampe posteriori che guardava con terrore misto a meraviglia le donne che urlavano. All´improvviso si levarono le proposte: c´era chi voleva ucciderlo e chi lo voleva lasciar danzare.
Si decise di lasciarlo vivere e i canti e le danze ricominciarono. Dietro veniva Bohra che cercava di imitare gli uomini. Tutti lo osservavano: era così divertente che presto la loro ira sbollì e si tramutò in gioia, risero a lungo mentre Bohra danzava solenne, con un´espressione timida, a balzi, facendosi equilibrio sulla coda.
A un certo punto gli uomini decisero di farsi delle code molto rozze d´erba, legate a forma di treccia, che pendevano dietro alle loro cinture e continuarono a danzare imitando il canguro. Tutto era molto divertente e alla fine delle danze gli uomini decisero che non avrebbero ucciso Bohra ma lo avrebbero punito perché era entrato nella cerimonia senza chiederlo. Fu così che Bohra fu stregato e prese a camminare su due gambe, dando inizio a un nuovo modo di muoversi che da quel giorno tutti i canguri hanno imitato.
E alle cerimonie sacre gli uomini della tribù di Bohra misero sempre code finte e danzarono la danza del Canguro.

 

APPARATO DIDATTICO

  • Perché Bohra voleva illuminare la notte?
  • Come fa Bohra a rischiarare la notte?
  • Come camminava Bohra?
  • Come reagiscono inizialmente gli uomini alla vista del canguro?
  • Che cosa, in un secondo tempo, diverte gli uomini?
  • Come e perché gli uomini puniscono il canguro?
  • Quali caratteristiche proprie della fiaba mancano in questo testo?
  • Dividi il testo in sequenze
  • Dai il titolo ad ogni sequenza
  • Unisci tra loro i titoli delle sequenze, utilizzando gli opportuni legamenti, così da ottenere il riassunto della fiaba

 

IL VIAGGIO DI PALI

mito di Ponape – isola dell’Oceania

mare

Un tempo viveva a Ponape un tale di nome Pali, avvezzo a solcare i mari in tutte le direzioni, per conoscere altre isole e costumi e abitudini di tutto il mondo. Così arrivò fino all’orizzonte. E l’orizzonte aveva la forma di un tetto, e stava inclinato sul mare. Colà Pali incontrò due fanciulli, che abitavano proprio sull’orizzonte. Essi giocavano e saltellavano nel mare, gettandosi a nuoto. Appena li vide, Pali ammainò la vela, tentando di navigare proprio sotto la linea dell’orizzonte. Egli voleva spingersi anche oltre la volta del cielo. Ma quando i ragazzi se ne accorsero, gridarono: “Ascolti, o Pali, noi possiamo vedere avanti e indietro, mentre tu vedi solo da un lato. Non andare al di là di questo punto, altrimenti ti perderai e morirai. Il vento cessa, là dove tu vuoi andare!” Pali allora notò che i due ragazzi avevano un doppio volto, e ch’essi ci vedevano sia avanti che indietro. Così Pali ubbidì e non proseguì oltre il cammino. Quando Pali fu di ritorno a Ponape, raccontò al popolo il suo viaggio verso l’orizzonte. E d’allora in poi nessun altro da Ponape riuscì mai più a giungere all’orizzonte, così come aveva fatto Pali. E soltanto da lui la gente di Ponape poté  sapere che nei confini di oriente e d’occidente il mare è largo e piatto.

 

APPARATO DIDATTICO

  • Perché Pali era solito viaggiare per mare ?
  • Che forma ha l’orizzonte secondo il mito?
  • Perché Pali ammaina la vela quando vede i due fanciulli?
  • Perché Pali decide di non proseguire il suo viaggio?
  • Che cosa c’è oltre l’orizzonte?
  • Quali conoscenze nuove acquisiscono gli abitanti di Ponape?
  • Cosa significano le seguenti parole dei due fanciulli? “Noi possiamo vedere avanti e indietro”
  • Dividi il testo in sequenze
  • Dai un titolo ad ogni sequenza
  • Unisci fra loro i titoli delle sequenze, utilizzando gli opportuni legamenti, così da ottenere il riassunto del mito.

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