Apparato
didattico:
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ATTO II
Scenografia: sullo
sfondo:
un
telo bianco con tracciati dei quadrati colorati: Davanti al telo un
mulino disegnato su cartone o proiettato sullo schermo
La scena è
l’interno di un mulino: sacchi, pannocchie, un topolino, qualche
attrezzo appoggiato al muro.
A
sx c’è sempre il narratore, girato verso la scena. Una piccola luce
illumina il suo libro
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Musica Orfeo
preludio
(Dall’estrema
dx entrano quattro personaggi: zoccoli, calzettoni bianchi che
trattengono i pantaloni; camicia bianca e gilè tra il marrone e il
nocciola. Il padre è anche sporco di farina. Arrivati al centro si
mettono a semicerchio e restano immobili... ) |
Il narratore-bambino: |
(comincia
la storia): C’era una volta un vecchio mugnaio con tre figli; aveva lavorato tutta
la vita e senza metter da parte un solo euro. La vecchiaia e la fatica
lo avevano logorato e sentendosi prossimo alla morte volle dividere ciò
che possedeva con i suoi figli.
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(Si accende il faro centrato sui
quattro personaggi)
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Il Mugnaio: |
Cari figlioli la mia
fine è ormai prossima e ho deciso di darvi quello che possiedo. A te
Arduino, che sei il maggiore, lascio il mulino. Alvaro, tu che sei il
mezzano il nostro somaro. Infine per te, mio caro Germano che sei il più
piccolo, non ho altro che il gatto. |
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(Detto
questo, pian piano esce di scena)
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Il primo figlio Arduino: |
Alvaro, tu ed io faremo una
società. Io con il mulino e tu con l’asino diventeremo ricchi in
pochi anni!
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Alvaro: |
Certo. Tu
macinerai ed io consegnerò direttamente ai clienti! Soldi a palate!
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(Ballando e ridendo escono di scena.
Entra pian piano il gatto, miagolando, si avvicina al fratello più
giovane – posizionato al centro e illuminato dal faretto - si struscia
sulla gambe e poi si siede davanti a lui)
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Germano: |
(si rivolge al gatto e lo accarezza
sulla testa e dice) Caro il
mio gatto, sei sempre stato un buon gatto e ti voglio bene. –(si leva
il cappello, si dà una grattatina, rimette il cappello) – Ma se sei
veramente furbo come si dice taglia subito la corda: non posso che
prometterti freddo d’inverno, caldo d’estate e… fame tutto l’anno!
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(Il gatto a questo punto si
alza in piedi, si liscia i baffi e dopo un bel poderoso… miaoooo…
si rivolge al pubblico – Germano è spalle al pubblico – strizza
un occhio e comincia a parlare)
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Il gatto: |
Mio caro padrone devi avere fiducia in
me. Procurami un bel paio di stivali, un bel cappello con piume
variopinte e una bella cintura. Poi lascia fare a me. Tra pochi mesi
saremo ricchi e importanti. Altro che morire di fame.
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(Si spengono le luci. Escono
lentamente i personaggi)
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Musica: danza
degli zecchini
(Sullo sfondo un bosco. Al
centro il gatto con stivali, cappello e cinturone - a dx il
narratore)
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Il narratore-bambino: |
Germano aveva venduto le uniche cose
preziose che possedeva per accontentare il suo gatto: il mantello
invernale e l’unica camicia bianca della festa. Aveva un po’ freddo, ma
aveva fiducia nel suo gatto |
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Scuola
primaria: |
Immagina un dialogo tra i tre fratelli Arduino, Alvaro e Germano dopo
la consegna dell’eredità da parte del padre
Cosa ha di
speciale il gatto di Germano?
Disegna il mulino
della fiaba |
Scuola
secondaria di primo grado: |
Comprensione del testo
1. Riassumi brevemente le sequenze di questo II atto cui si sono dati i
seguenti titoli:
- L’eredità: ______________________________________________
- I due fratelli maggiori: ______________________________________
- Germano e il gatto: ________________________________________
Analisi dei personaggi:
2. Prova a tracciare il profilo di Germano,
scegliendo i suggerimenti che ritieni corretti.
- Caratterialmente è: timido,
pigro, sincero, intraprendente, affettuoso, bugiardo, insicuro,
insensibile.
- Quando si rivolge al suo gatto:
lo aggredisce, lo accarezza, lo deride, lo compatisce, si lamenta,
si congratula.
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