Sc. Superiore - Il treno nell'arte futurista

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IL TRENO NELL'ARTE

FUTURISTA

 

 

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Icona iDevice INTRODUZIONE
La nuova tecnologia dei mezzi di trasporto appassiona i pittori futuristi nella sfida rappresentata dallo sforzo di fissare sulla tela oggetti in movimento. Automobili, aereoplani, treni, biciclette, colti principalmente nel loro dinamismo, sono simbolo delle nuove conquiste dell'uomo sulla natura e rientrano nella più generica esaltazione della macchina tipica di questa corrente artistica.


L. Russolo, Dinamismo di un treno, 1912
L. Russolo, Dinamismo di un treno, 1912

 

Il tema della velocità nei nuovi mezzi di comunicazione è particolarmente frequente nel Futurismo. Dello stesso Russolo, che è tra i firmatari di alcuni manifesti futuristi, possiamo ricordare TRENO IN CORSA NELLA NOTTE e DINAMISMO DI UN AUTOMOBILE (senza apostrofo!)

In questo quadro il treno, secondo tecniche già sperimentate da Balla, risulta schematizzato e geometricamente scomposto, diventando una linea di forza che sembrairrompere verso lo spettatore. Nel suo rapido procedere produce uno spostamento d'aria che pare trascinare con sé le case, leggibili come elementi geometrici rossastri in cui si intuiscono appena le finestre.


C. Carrà, La stazione di Milano, 1911

C. Carrà, La stazione di Milano, 1911

Più che il dinamismo del treno, questo quadro vuole cogliere in una visione simultanea estremamente complessa la dimensione psicologica che si vive in una grande stazione come quelal di Milano, città che entusiasmava i Futuristi, cantori della vita moderna e della tecnologia.

Nella confusione, che sugegrisce efficacemente la compresenza di diverse sensazioni emotive e visive, si possono individuare oggetti, case, treni, persone, disposte secondo uno schema centrifugo che suggerisce un moto che si espande al di là dei limiti del quadro.


U. Boccioni, gli addii, 1011

Umberto Boccioni, gli addii, 1011

L'opera fa parte della seconda versione di una trilogia intitolata "Gli stati d'animo" e comprende anche QUELLI CHE VANNO e QUELLI CHE RESTANO, in cui Boccioni prova a dipingere la nuova condizione psicologica e percettiva introdotta dalal velocità nella vita contemporanea.

Al centro è presente la massa scura della locomotiva contrassegnata da un numero, secondo le modalità adottate dai Cubisti, e avvolta dal fumo. Ai lati si riconoscono delle coppie abbracciate nel saluto che precede la partenza.Le linee gialle e rosse ondulate accrescono la tensione emotiva del momento.

E' evidente il contatto con le altre Avanguardie: la scomposizione della forma, vista da differenti angolazioni, richiama il cubismo; l'uso del colore antinaturalistico è di matrice espressionista.

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Il tema della velocità nei nuovi mezzi di comunicazione è particolarmente frequente nel Futurismo.
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A cura di Armanda Bertini

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