Sc. Superiore- Il mito del progresso
Ma nel contempo, come tutte le grandi novità, incuteva un senso di paura e di sgomento: la sua presenza era troppo invasiva, con quelle strade ferrate che deturpavano il paesaggio, con quel rumore assordante intervallato da fischi acuti e quel fumo denso e nero che ne segnalava il passaggio anche a distanza. Per l'immaginario collettivo, fu quasi naturale l'accostamento con una creatura diabolica che aveva in sé il fascino proibito e seducente del male.
immagine di Teresa Ducci |
immagine di Vittoria Giordano |
Le carrozze a vapore (G.G. Belli, Sonetti, 1843)
I papi, da sempre espressione di una mentalità conservatrice, si erano sempre rifiutati di far costruire ferrovie sul territorio dello Stato della Chiesa, incarnando a livello "alto" una mentalità popolare "bassa" che Belli esprime in questo sonetto. Il treno è visto come una diavoleria, un inganno e un pericolo per la gente. Se così non fosse, infatti, il papa se lo sarebbe senz'altro accaparrato.
Ma pò èsse un affetto naturale
volà un frullone com'avesse l'ale?
Qui c'entra er patto tacito cor diavolo.
Dunque mo ha da fà piú quarche bucale
d'acqua che sei cavalli, eh sor don Pavolo?
Pe' mé, come l'intenno ve la scavolo:
st'invenzione è tutt'opera infernale.
Da sl che poco ce se crede (dimo
la santa verità), 'gni giorno o dua
ne sentímo una nova, ne sentímo.
Sì, cosa bona, sí: bona la bua:
si fussi bona, er Papa saria er primo
de mette ste carrozze a casa sua.
solenne e preoccupato
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ironico e polemico
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scherzoso e ottimista
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dell'intellettuale progressista
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della classe sociale agiata e conservatrice
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dell'uomo disincantato, a cui è negata ogni possibilità di miglioramento
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Inno a Satana, vv. 169-200 (G. Carducci, 1863)
L'Inno a Satana - simbolo del libero pensiero che oltrepassa le barriere secolari dell'oscurantismo clericale - si conclude con l'identificazione della straordinaria creatura diabolica con il treno, il nuovo mezzo con cui l'uomo supera gli ostacoli e accorcia le distanze.
Un bello e orribile
Mostro si sferra,
Corre gli oceani,
Corre la terra:
Corusco e fumido
Come i vulcani,
I monti supera,
Divora i piani;
Sorvola i baratri;
Poi si nasconde
Per antri incogniti,
Per vie profonde;
Ed esce; e indomito
Di lido in lido
Come di turbine
Manda il suo grido,
Come di turbine
L'alito spande:
Ei passa, o popoli,
Satana il grande.
Passa benefico
Di loco in loco
Su l'infrenabile
Carro del foco.
Salute, o Satana,
O ribellione,
O forza vindice
De la ragione!
Sacri a te salgano
Gl'incensi e i voti!
Hai vinto il Geova
De i sacerdoti.
Della liberazione dalla superstizione religiosa
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Della potenza dell’intelligenza che Dio ha dato all’uomo
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Dell’inquietudine dell’umanità sempre volta a nuove conquiste
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Il Male assoluto che alletta e distrugge gli uomini
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L’irrefrenabile tensione verso la conquista del potere
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La rivolta contro l’oscurantismo e la forza della ragione
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a -I like to see it lap the miles, E.Dickinson, Tutte le
poesie, 1862
b -La via ferrata, G.Pascoli, Myricae, 1891
Le poesie di Giovanni Pascoli e di Emily Dickinson insistono soprattutto sull'impatto ambientale del treno: più cauto il poeta italiano, che tenta di inserire armonicamente la presenza della strada ferrata in un contesto rurale; più entusiastica la poetessa anglosassone, affascinata dal mostro di ferro che divora le distanze
A - It's a short descriptive poem full of meaning and questions for the reader. The poet sees the train with the eyes of a child. The speaker says she likes to see the train running and making noises in its run. The train is compared to an animal that runs free but then it stops to “feed itself at Tanks”; it stops when it arrives at its door.
I like to see it lap the miles,And lick the valleys up,
And stop to feed itself at tanks;
And then, prodigious, step
Around a pile of mountains,
And, supercilious, peer
In shanties by the sides of roads;
And then a quarry pare
To fit its sides, and crawl between,
Complaining all the while
In horrid, hooting stanza;
Then chase itself down hill
And neigh like Boanerges;
Then, punctual as a star,
Stop - docile and omnipotent -
At its own stable door.
B - La tecnica impressionistica pascoliana si rintraccia nelle notazioni di colore delle terzine (la via ferrata spicca in quanto "bruna", i pali risaltano contro il cielo "di perla") e in quelle uditive della quartina (i "gemiti", gli "ululi", il "rombo" sferragliante si perdono in lontananza, si fanno "lamento" e lasciano uno "squillo" che ha in sé un qualcosa di musicale)
la via ferrata che lontano brilla;
e nel cielo di perla dritti, uguali,
con loro trama delle aeree fila
digradano in fuggente ordine i pali.
Qual di gemiti e d’ululi rombando
cresce e dilegua femminil lamento?
I fili di metallo a quando a quando
squillano, immensa arpa sonora, al vento.
Reale e precisamente connotato
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Astratto e misterioso
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Favoloso e immaginario
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Appare in primo piano con le sue caratteristiche concrete
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E' rappresentato come un essere dotato di vita autonoma
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È evocato in uno spazio imprecisato, attraverso luci e suoni sfuggenti
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lap
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supercilious
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peer
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horrid
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hooting
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quarry
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crawl
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Boanerges
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What does it mean?
LAP THE MILES
the speed of the train
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the strength of the train
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the usefulness of the train
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What does it mean?
SUPERCILIOUS
marvellous
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self-important
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amusing
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What does it mean?
TO FIT ITS SIDES
The railway is as large as the train
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the sides of the train are too large
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the train seems to cut the mountains to its
size
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Il Trionfo della Morte, G. D'Annunzio, 1894
Nell'impeto della sua potenza, il treno viene pensato anche come strumento di morte. E' il caso di Giorgio Aurispa, protagonista del romanzo dannunziano Il Trionfo della Morte, che dopo aver osservato tante volte il mostro d'acciaio con l'amata Ippolita ed esserne rimasto come ipnotizzato, pensa di farla finita gettandosi con lei sotto le ruote dei vagoni in corsa, nel buio di una galleria. Fascino e terrore, dunque, onnipotenza e distruzione, nella prosa vibrante ed enfatica dello scrittore.
(…)
Balzò in piedi udendo il noto rombo lontano. - Troppo tardi! - E il cuore gli batteva cosi forte ch'egli credette veramente di morire nell'ambascia, mentre il rombo e il sibilo s'avvicinavano.
“II treno!” disse Ippolita volgendosi. “Vieni a vedere.” Com'egli s'appressò, ella gli cinse il collo con un braccio nudo appoggiandoglisi all'omero.
“Entra nella galleria” ella soggiunse, avvisata dalla diversità del fragore.
Agli orecchi di lui quel fragore cresceva spaventosamente. Egli vedeva, come in un'allucinazione, sé stesso e l'amante sotto la volta buia e il rapido avanzarsi dei fanali nelle tenebre e la breve lotta su le rotaie e la caduta d'entrambi e i corpi sfracellati dall'orribile violenza. Sentiva nel tempo medesimo il contatto della donna viva e carezzevole e pur sempre trionfatrice. E provava, misto all'orrore fisico per quella distruzione barbara, un rancore esasperato contro co¬lei che sembrava sfuggirgli.
Chini sul parapetto entrambi guardarono passare il treno fragoroso veloce e sinistro che scoteva la casa dalle fondamenta e comunicava a loro medesimi quel fremito. “Io ho paura, la notte, quando passa e scuote la casa” disse Ippolita stringendosi sempre più all'amante. “Anche tu; è vero? Qualche volta ti ho sentito trasalire...”
riflessioni sulla vita
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sentimenti di paura o di stupore
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fantasie di morte |
incute paura scuotendo la casa al suo passaggio
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fa nascere, con il suo fascino, pensieri autodistruttivi
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Con la sua velocità suscita nell’uomo un senso di impotenza di fronte alla macchina
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Correzione di bozze + desideri di velocità, F. T. Marinetti,1913
con una scrittura mimetica della realtà
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Con attenzione agli stati d’animo del soggetto percipiente
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In base ai risultati di una riflessione sui moderni mezzi industriali
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Il treno è descritto con ordine logico
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Il treno è colto nel suo dinamismo
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Il treno è immaginato in una dimensione favolosa
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La locomotiva, F. Guccini , Radici, 1972
Nel 1893 un ferroviere anarchico commise un attentato ferroviario ai danni delle classi agiate: a bordo di una locomotiva, si lanciò contro un treno in sosta carico di ricchi passeggeri. Guccini rievoca il fatto in una canzone ormai divenuta un cult. Al di là delle rivendicazioni sociali, il treno è protagonista, raffigurato così come compariva nell'immaginario collettivo: il "mito del progresso", simbolo di quel futuro migliore che poteva tradursi in luce di speranza per la lotta di classe.
Conosco invece l'epoca dei fatti, qual era il suo mestiere:
i primi anni del secolo, macchinista, ferroviere.
I tempi in cui si cominciava la guerra santa dei pezzenti:
sembrava il treno anch'esso un mito di progresso, lanciato sopra i continenti.
E la locomotiva sembrava fosse un mostro strano,
che l'uomo dominava con il pensiero e con la mano:
ruggendo si lasciava indietro distanze che sembravano infinite,
sembrava avesse dentro un potere tremendo, la stessa forza della dinamite.
(...)
E sul binario stava la locomotiva:
la macchina pulsante sembrava fosse cosa viva,
sembrava un giovane puledro che appena liberato il freno
mordesse la rotaia con muscoli d'acciaio, con forza cieca di baleno.
(...)
Ma intanto corre, corre, corre la locomotiva,
e sibila il vapore, sembra quasi cosa viva,
e sembra dire ai contadini curvi, il fischio che si spande in aria:
"Fratello non temere, ché corro al mio dovere! Trionfi la giustizia proletaria!"
Annulla le distanze geografiche tra i popoli
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Dimostra il progresso della scienza e della tecnica
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Diviene uno strumento per rivendicare i diritti dei proletari |
Giustizia sociale
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Libertà
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Uguaglianza
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- Il sonetto del BELLI si svolge attraverso tre momenti (quartine, prima terzina, seconda terzina). Coglierne tematiche e caratteri. (max 6 righe)
- Il contenuto dell’INNO A SATANA è impegnativo, la forma metrica della canzonetta è leggera. Motivare l’affermazione e dire quale sia l’effetto che il contrasto produce. (max 10 righe)
- PASCOLI rappresenta la natura e gli oggetti reali (via ferrata, pali , fili) in modo oggettivo? Quali strumenti del linguaggio egli usa per comunicare la sua visione delle cose? (max 10 righe)
- PASCOLI e la DICKINSON, riferendosi a una situazione analoga (il transitare del treno in un contesto naturale), guardano la realtà da diversa angolazione e utilizzano un diverso linguaggio poetico. Spiegare con qualche puntuale riferimento ai testi (max 20 righe)
- Find the meaning of the following words: lap - shanties - hooting - docile
- Al passaggio del treno “fragoroso veloce e sinistro” Giorgio e Ippolita (TESTO D'ANNUNZIO) provano stati d’animo diversi. Quali?. (max 10 righe)
- Con quali strumenti stilistici MARINETTI ha cercato di rendere nella creazione artistica il flusso della realtà? (max 10 righe)
- Perché Guccini vede nel treno lo strumento per una protesta e una rivendicazione sociale? (max 8 righe)
SVILUPPARE I SEGUENTI TEMI ENTRO UNO SPAZIO MAX DI 20 RIGHE
- Poeti e scrittori hanno visto il treno da diverse prospettive: mostro diabolico o simbolo di progresso, mezzo con cui annullare le distanze o strumento che suscita fantasie e allucinazioni. Cogliere nei testi proposti le posizioni più interessanti in proposito
- Prendendo in esame tre testi a scelta, metterne a confronto le tematiche e gli strumenti stilistici utilizzati dagli autori.
- Il tema del treno ha per diversi autori implicazioni di carattere sociale. Individuare tra i testi proposti gli esempi più significativi e inserirli nel contesto di un discorso storico.
- Quali problematiche individuali ed esistenziali emergono dai testi presentati ?
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Percorso interdisciplinare tra Letteratura, Arte, Storia, Geografia