Il leone vuole la sua parte
TRADUZIONE DA FEDRO
Allearsi con chi è più potente non è mai una cosa sicura. Questa favoletta dimostra quello che intendo dire. Una vacca, una capretta e una pecora, abituata a subire sempre, si allearono con il leone nella foresta. Quando ebbero catturato un grande cervo, il leone fece le parti e disse: "Io mi prendo la prima, perchè sono re; la seconda la darete a me perchè sono forte; poi mi toccherà anche la terza, perchè valgo di più. Se poi qualcuno mi toccherà la quarta, io gli farò del male". E così la prepotenza, da sola, si prese tutta la preda.
(Fedro, I,5)
Avvalendoti della traduzione riportata sopra, completa il testo originale latino
Numquam est fidelis cum potente
.
Testatur haec fabella propositum meum.
Vacca et capella et
socii fuere cum leone in saltibus.
Hi cum cepissent cervum
,
sic est locutus
leo:
'Ego primam tollo nomine hoc quia rex cluo;
secundam, quia sum consors, tribuetis mihi;
tum, quia plus valeo,
tertia;
si quis quartam tetigerit'.
Sic totam praedam sola
abstulit
Immagine di Lucia Maria Izzo
Attività di lettura
La seguente poesiola, più che una parodia vera e propria, , è la continuazione della favola in chiave parodistica, con una leggera variante.
Parodia di Giacomo Ferrera |
- O sovrano, come vede, siam tornati senza prede, e la caccia andò assai male: preso solo un animale... - Grande o piccolo che sia, porta tutto a casa mia. Quella preda tocca a me, perchè qui io sono il re! Tosto allor così fu fatto ed il re fu soddisfatto, ma la preda poi cos'era? Una puzzola, ma vera, funzionante a tutto spiano sotto il naso del sovrano, che fuggì, cambiò dimora, e di ciò si ride ancora. |
Che cosa cambia tra la versione originale e la parodia?
il tipo di preda
il direttore della caccia
Le favole sono contrarie all'attività venatoria?
sì
no
La differenza tra la versione seria e quella in chiave ironica si vede soprattutto nel finale delle due favole. Commentare.