cinefollia

 

I FILM

 

M

Million dollar baby

 

La trama in breve:

Una giovane donna coltiva il sogno di affermarsi nella boxe femminile e, dopo lunghe ricerche, trova un allenatore disposto a preparare il suo percorso atletico e condurla ad una serie di vittorie, ma…

Recensione:

Un film, questo diretto da Clint Eastwood, che riconcilia con il cinema di storie.

Intenso, ricco di eventi, il film corre verso lo scioglimento finale attraverso la biografia dolorosa del vecchio allenatore e della giovane pugile, che si legano indissolubilmente nei loro percorsi di storie dolorose, di umiliazioni, di abbandoni, di lutti a vario titolo non risolti.

Robusta la regia, che nulla concede al sentimentalismo di maniera.

Molti sono i film forti sul pugilato, ma in essi sempre si era indagato l’universo maschile, la boxe di per sé sembra escludere la figura femminile. Eppure, questo film conduce lo spettatore laddove non avrebbe pensato di arrivare: all’inizio, con categorizzazione un po’ presupponente, si pensa di stare in una trama che indulge al femminismo, all’affermazione della donna in un mondo di uomini, ma presto l’impressione svanisce sostituita da molto altro ed il film è tenero senza essere scontato, di affetti senza essere sentimentale, è l’incontro tra due vite ferite ed è, soprattutto, un lungo abbraccio fra due identità destinate ad incontrarsi.

Da vedere, senz’altro.

(Maria Zeno)

 

 

 

Il mio miglior nemico

La trama in breve:

Achille De Bellis, manager di una catena alberghiera di proprietà di sua moglie Gigliola e di suo cognato Guglielmo, sembra avere quanto un uomo desidera dalla vita: una casa lussuosa, un matrimonio felice ed una posizione di prestigio sul lavoro. L’universo di certezze viene travolta dall'incontro con uno ragazzo di 23 anni, Orfeo, che vive in un quartiere popolare di Roma con una madre in bilico fra depressione e stato di euforia...

Recensione:

Il film, campione di incassi di questa settimana, sta facendo registrare il ritorno al successo di un genere amatissimo dal pubblico nostrano, la commedia all’italiana. Gli ingredienti ci sono tutti: le battute fulminanti e  destinate a diventare, in taluni casi, un tormentone linguistico, il cast formato da una coppia di comici e da un contorno di altri personaggi fortemente caratterizzati e riconoscibili come tipi, la rapidità di azione, la storia ricca di colpi di scena…

Già, la storia: il film è un chiaro esempio di come una buona regia avvalorata da attori di mestiere possa dare credibilità ad un intreccio talora inverosimile e statisticamente basato sull’improbabilità che tutto succeda ad una persona sola.

Durante tutta la visione del film, ho altalenato tra la considerazione che certe cose sono improbabili ad accadere tutte insieme in un arco di tempo breve e il divertimento, schietto e a prescindere.

Il film è ben recitato: Verdone è il mattatore che conosciamo e che, forse, avevamo rimpianto in taluni suoi film non pienamente riusciti

(C’era un cinese in coma, Gallo cedrone…); Silvio Muccino sta crescendo nella recitazione, con quel tono un po’ sdrucito che sembra ridere di sé.

La voglia di buoni sentimenti è evidente e non salva il film da un’aura di buonismo che sembra, negli ultimi anni, aleggiare in molta cinematografia non solo italiana.

Ma il successo di pubblico, senz’altro guidato da una sapiente campagna di stampa e da un ottimo lancio del film, non va sottovalutato, così come non va sottovalutato il fatto che, senza dubbio, dal cinema si esce, dopo due ore di film, con l’idea di essersi fatti del bene con una manciata di buoni sentimenti ed una dose sopportabile di gag dal sapore nostrano.

(Maria Zeno)

 

 

home

I GRANDI DEL CINEMA

Luigi Magni

Nanni Moretti

Pier Paolo Pasolini

 

I FILM

A B C D
E F G H
I J K L
M N O P
Q R S T
U V W X
  Y Z  

                                                       

per contattare la  redazione: redazione@forumlive.net