Genere: Drammatico
Anno: 2005, Italia
Regia: Marco Tullio Giordana
Cast:Alessio
Boni,
Michela Cescon/a>,
Rodolfo Corsato,
Matteo Gadola,
Ester Hazan,
Marcello Prayer,
Giovanni Martorana,
Andrea Tidona,
Adriana Asti
Sceneggiatura: Stefano Rulli, Sandro Petraglia,
Marco Tullio Giordana
Produzione: Cattleya
Distribuzione: 01 Distribution
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La trama in breve:
Un bambino, della benestante provincia
del nord Italia, durante un viaggio in barca con il padre ed un amico di
famiglia, cade in mare e viene fortunosamente salvato da un barcone di
profughi…
Recensione:
Il film affronta il tema, di scottante
attualità, dell’immigrazione in Italia e delle condizioni di vita nei CPT.
La sceneggiatura è di quelle forti (Rulli
e Petraglia sono una certezza artistica ed il loro sodalizio con
M.T.Giordana ha già dato risultati di pregio, basta pensare a La meglio
gioventù…), anche se a mio avviso talora concede qualcosa alla
tentazione del buonismo o a qualche ridondanza dovuta forse alla volontà di
affrontare più temi insieme.
Rigorosa è la documentazione del film ed
anche questa è una costante di pregio di Giordana.
Grande il valore del progetto, che è
quello di narrare una storia intensa, a tratti disturbante perché tocca la
coscienza collettiva ed un certo fastidio per l’immigrazione che (è inutile
nasconderlo…) è una costante del pensiero dominante in Italia.
Piace la scelta del punto di vista,
affidato ad un preadolescente la cui maturità ha un che di dolente e, in
alcune circostanze, di oppositivo rispetto all’ostentato giovanilismo
rampante di alcuni adulti di riferimento (il padre, l’amico del padre…).
Rimarchevole è anche il fatto che il
protagonista, il dodicenne Matteo Gadola, è in assoluto un esordiente.
Nella sobria poesia con cui documenta gli
stati d’animo di un bambino, Giordana davvero rievoca i grandi: Rossellini,
De Sica, Truffaut…
Una storia importante, per riflettere sul
pregiudizio e per conoscere una realtà che si vorrebbe collettivamente
rimuovere.
Da vedere e da far vedere ai ragazzi, a
scuola, perché recuperino un pensiero libero da pregiudizi che vedo, in
questi anni, inquinato dagli idòla degli adulti.
(Maria Zeno)
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Genere: Thriller
Anno: 2005, Italia
Regia: Gabriele Salvatores
Cast:
Elio Germano,Angela
Baraldi,Luigi
Maria Burruano, Gigio
Alberti
Sceneggiatura: Gabriele Salvatores
Distribuzione: Medusa
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La trama in breve
Giorgia è sulla fatidica soglia dei 40
anni, è single ed è un investigatore privato. Improvvisa, irrompe nella sua
vita un’indagine particolare:una scatola di scarpe piena di videocassette
appartenute a sua sorella Ada, morta suicida sedici anni prima, la porta a
investigare sulla vita della sorella…
Recensione
Il film, tratto dall’omonimo romanzo di
Grazia Verasani, è, dal punto di vista tecnico, esemplare: Salvatores
padroneggia con maestria mezzi tecnici e volute citazioni di alta
cinematografia funzionali allo sviluppo del plot narrativo; in ciò è
supportato da Angela Baraldi, protagonista di classe pienamente coinvolta
nel personaggio.
Il progetto, del resto, è ardito: lo scavo
interiore nell’animo di due donne condotto sui ritmi di un noir di
introspezione.
La critica ha emesso pareri molto
discordanti sul risultato artistico del film e sul conseguimento
dell’obiettivo di approfondimento psicologico.
A me il film è piaciuto, ma ammetto la
discontinuità di alcuni passaggi, legata soprattutto alla definizione dei
caratteri...
Lascio a voi il resto: un po’ di reticenza, per non svelare troppo,
trattandosi di un noir è d’obbligo!
(Maria Zeno)
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