cinefollia

 

I FILM

 

Q

Quando sei nato non puoi più nasconderti

 

La trama in breve:

Un bambino, della benestante provincia del nord Italia, durante un viaggio in barca con il padre ed un amico di famiglia, cade in mare e viene fortunosamente salvato da un barcone di profughi…

Recensione:

Il film affronta il tema, di scottante attualità, dell’immigrazione in Italia e delle condizioni di vita nei CPT.

La sceneggiatura è di quelle forti (Rulli e  Petraglia sono una certezza artistica ed il loro sodalizio con M.T.Giordana ha già dato risultati di pregio, basta pensare a La meglio gioventù…), anche se a mio avviso talora concede qualcosa alla tentazione del buonismo o a qualche ridondanza dovuta forse alla volontà di affrontare più temi insieme.

Rigorosa è la documentazione del film ed anche questa è una costante di pregio di Giordana.

Grande il valore del progetto, che è quello di narrare una storia intensa, a tratti disturbante perché tocca la coscienza collettiva ed un certo fastidio per l’immigrazione che (è inutile nasconderlo…) è una costante del pensiero dominante in Italia.

Piace la scelta del punto di vista, affidato ad un preadolescente la cui maturità ha un che di dolente e, in alcune circostanze, di oppositivo rispetto all’ostentato giovanilismo rampante di alcuni adulti di riferimento (il padre, l’amico del padre…).

Rimarchevole è anche il fatto che il protagonista, il dodicenne Matteo Gadola, è in assoluto un esordiente.

Nella sobria poesia con cui documenta gli stati d’animo di un bambino, Giordana davvero rievoca i grandi: Rossellini, De Sica, Truffaut…

Una storia importante, per riflettere sul pregiudizio e per conoscere una realtà che si vorrebbe collettivamente rimuovere.

Da vedere e da far vedere ai ragazzi, a scuola, perché recuperino un pensiero libero da pregiudizi che vedo, in questi anni, inquinato dagli idòla degli adulti.

(Maria Zeno)

 

 

Quo vadis, baby?

 

La trama in breve

Giorgia è sulla fatidica soglia dei 40 anni, è single ed  è un investigatore privato. Improvvisa, irrompe nella sua vita un’indagine particolare:una scatola di scarpe piena di videocassette appartenute a sua sorella Ada, morta suicida sedici anni prima, la porta a investigare sulla vita della sorella…

Recensione

Il film, tratto dall’omonimo romanzo di Grazia Verasani, è, dal punto di vista tecnico, esemplare: Salvatores padroneggia con maestria mezzi tecnici e volute citazioni di alta cinematografia funzionali allo sviluppo del plot narrativo; in ciò è supportato da Angela Baraldi, protagonista di classe pienamente coinvolta nel personaggio.

Il progetto, del resto, è ardito: lo scavo interiore nell’animo di due donne condotto sui ritmi di un noir di introspezione.

La critica ha emesso pareri molto discordanti sul risultato artistico del film e sul conseguimento dell’obiettivo di approfondimento psicologico.

A me il film è piaciuto, ma ammetto la discontinuità di alcuni passaggi, legata soprattutto alla definizione dei caratteri...

Lascio a voi il resto: un po’ di reticenza, per non svelare troppo, trattandosi di un noir è d’obbligo!

(Maria Zeno)

 

 

home

I GRANDI DEL CINEMA

Luigi Magni

Nanni Moretti

Pier Paolo Pasolini

 

I FILM

A B C D
E F G H
I J K L
M N O P
Q R S T
U V W X
  Y Z  

                                                       

per contattare la  redazione: redazione@forumlive.net