Anno: 2002, Italia
Regia:Daniele Vicari
Attori:
Valerio Mastandrea,
Cristiano Morroni,
Alessia Barela,
Ivano De Matteo,
Emanuela Barilozzi
Soggetto: Daniele Vicari
Sceneggiatura: Daniele
Vicari, Maura Nuccetelli, Laura Paolucci
Fotografia: Gherardo Gossi
Produzione: Fandango,
Medusa Produzione, Telepiù
Distribuzione: Medusa
Distribuzione, Fandango. |
La trama in breve:
Claudio, diciottenne figlio di un
autodemolitore, sogna di fare il meccanico per riparare anziché demolire le
automobili. Stefano, meccanico trentacinquenne, appassionato di auto da
corsa, lo prende a lavorare con sé e ben presto, superata un’iniziale
diffidenza, lo considera un genio della meccanica e dei motori. Lo introduce
nel mondo delle corse clandestine all'Obelisco dell'Eur e Stefano …
Recensione:
Film di drammatica attualità, primo
lungometraggio di Daniele Vicari, premiato nel 2003 con il Davide di
Donatello come regista emergente, Velocità Massima indaga con rigore
il mondo delle scommesse automobilistiche clandestine.
L’ambientazione è doppia: il giorno è
rappresentato in una Roma popolare, borgatara, in cui il lavoro non basta
mai a ripagare i debiti e, soprattutto, a risarcire dalla deprivazione
culturale; la notte irrompe con il suo carico di clandestinità, di rabbiosa
sfida al destino, la corsa per la corsa, la corsa e la sfida alla morte per
esserci, per guadagnare, per affermare la priorità di una scelta
altra rispetto alla quotidianità.>
Vicari non indulge mai al sentimentalismo
e tanto meno ad un buonismo d’immagine: i suoi protagonisti sono indagati
con una precisione addirittura filologica, nel linguaggio, nel modo di
essere, nei sogni disperati…
Ricco il linguaggio tecnico: va dalla
rappresentazione mimetica della borgata al montaggio velocissimo delle scene
delle corse, senza mai indulgere ad un che di troppo.
Uno dei pregi del film è difatti il
rigore con cui Vicari (che nel cinema esordisce con documentari e
cortometraggi), documenta un mondo sotterraneo, nottambulo, ai margini della
legalità: un universo, quello delle scommesse clandestine, in questi giorni
venuto drammaticamente alla ribalta per la morte di un sedicenne.
Non è sfuggita, al cronista, la tragica
precisione con cui il film ha rappresentato il fenomeno e
La Repubblica
del 14 novembre 2005 porta una intervista a Daniele Vicari, proprio a
commento del tragico episodio di cronaca.
(Maria Zeno)
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