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cinefollia
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I FILM |
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La seconda notte di nozze
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Genere: Commedia
Anno: 2005, Italia
Regia: Pupi Avati
Cast:
Antonio
Albanese,
Neri Marcore',
Katia Ricciarelli,
Angela Luce,
Marisa Merlini,
Robert Madison,
Tony Santagata,
Manuela Morabito,
Sandro Dori,
Mia Benedetta
Sceneggiatura:
Pupi Avati
Distribuzione: 01
Distribution
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La trama in breve
Alla fine della seconda guerra mondiale,
la vedova Lilliana è costretta a lasciare Bologna insieme al figlio Nino,
per gravi problemi economici. I due si trasferiscono in Puglia nella
masseria del cognato Giordano, fratello del defunto marito di Lilliana, che
in gioventù era innamorato di lei…Ostili all’arrivo di Lilliana sono le due
donne di famiglia…
Recensione
Atmosfere sommesse e toni delicati, per
questa ennesima bella prova di Pupi Avati, grande narratore di storie
italiane e cultore della ricostruzione di ambienti psicologici e di storie
di provincia, laddove l’ambientazione volutamente ridotta nel contesto
geografico diventa misura artistica.
Facile entrare nella dimensione della
vicenda, perché c’è qualcosa di ognuno di noi nel piccolo arrivismo del
giovane Nino, preso dai sogni del cinema nascente, così come molti della
generazione del dopoguerra riconosceranno facilmente la cifra dell’arte
dell’arrangiarsi, scaturita dal disastro economico, che porta Lilliana ad
accettare un compromesso amoroso.
Poetica, struggente, la figura di
Giordano(uno splendido, convincente Antonio Albanese), nato per coltivare
sogni e per accettare sconfitte.
La musica d’epoca si fa grande veicolo
memoriale contribuendo in modo determinante a delineare la cifra stilistica
di un film tutto da vedere e da godere.
E voglio sottolineare anche il ruolo di
grande sostegno al Cinema Italiano, a mio avviso in ripresa rispetto alla
capacità di confezionare prodotti pregevoli, dato in questi ultimi anni
dalla 01 Distribution.
(Maria Zeno)
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I Segreti di Brokeback Mountain
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Genere: Drammatico
Titolo originale: Brokeback Mountain
Anno: 2005,
Canada
Regia:
Ang Lee
Cast: Heath Ledger (Ennis Del Mar),
Jake Gyllenhaal (Jack Twist),
Randy Quaid (Joe Aguirre),
Anne Hathaway (Lureen Newsome),
Michelle Williams (Alma Del Mar),
Anna Faris (LaShawn Malone),
Linda Cardellini (Cassie Cartwright)
Durata: 134'
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“ Per me
è una storia sull’illusione dell’amore. Ciò va oltre l’essere gay, cowboy e
tutto il resto. Dato che non sanno [i due protagonisti, ndr] che cosa sia
l’amore, passano vent’anni a cercare di raggiungerlo. E quando ci riescono,
lo perdono. Credo sia questo il tema che mi ha affascinato”
Lo ha dichiarato Ang Lee, e noi gli crediamo, perchè è proprio questo che ci
cattura del suo film, l’intensità di un sentimento che ci viene descritto
con un tratto delicato e poetico che appartiene al sentimento in assoluto,
non connotato, grande e tragico. Grande perché dura vent’anni e va oltre,
oltre la morte di uno degli amanti, tragico perché è un amore omosessuale
vissuto nella menzogna dell’ordinarietà della vita quotidiana e in uno
spazio parallelo e nascosto, dolorosamente. Lontano anni luce lo sguardo
sulla dimensione dell’omosessualità rispetto allo “scandaloso”
Querelle
di Fassbinder, una totale sospensione del giudizio che porta lo spettatore
ad accostarsi alla tematica a mente serena, e lo induce a godere, privo di
preconcetti, di una bella storia ed a interrogarsi senza pregiudizi sulla
questione affrontata.
Paesaggi che ispirano a grande arte, solitudini sconfinate di un mitico
Wyoming e due cowboy. È il 1963. I due, giovani e affamati di lavoro si
incontrano e si innamorano. Sono condannati ad essere stritolati, loro,
ordinari, dalla potenza straordinaria di quell’amore che non si poteva
prevedere, che non si poteva accettare. E mentre la vita scorre attraverso
scelte scontate e “consentite” – il matrimonio, i figli, la fatica del
lavoro- la scoperta continua, attraverso la rabbia, il dolore, la carnalità
e la passione dell’inconfessabile. Il punto d’arrivo è la morte, la nemesi.
Non lasciamoci sfuggire il passaggio analitico sulle tre famiglie, quella
dei due protagonisti Jack e Ennis, e i genitori di questo, che incontriamo
nelle sequenze finali. Buona la prova di Heath Ledger (Ennis) e Jake
Gyllenhall (Jack) che si sono davvero messi in gioco in un ruolo
particolarmente delicato e problematico.
Un grande Ang Lee, che è stato premiato con l’oscar per la miglior regia.
(Sonia Nicoletta Solomonidis)
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Il segreto di Vera Drake
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Genere: Drammatico
Anno: 2004, Gran Bretagna
Regia: Mike Leigh
Cast: Imelda Staunton, Philip Davis, Peter Wight, Adrian Scarborough,
Heather Craney, Daniel Mays, Alex Kelly, Sally Hawkins, Eddie Marsan, Ruth
Sheen
Sceneggiatura: Mike Leigh
Distribuzione: BIM
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La trama in breve
Il film ripropone la storia del processo a
Vera Drake, donna della piccola borghesia che procurava aborti clandestini
nell'Inghilterra degli anni '50.
Recensione
Leone d’Argento a Venezia nel 2004, il
film, splendido, è caratterizzato da una coerenza narrativa priva di
qualsiasi sbavatura o concessione alla spettacolarità…la storia prende
dall’inizio alla fine e si resta catturati dall’ordinarietà di Vera
(interpretata in modo eccellente da Imelda Staunton, premiata con al Coppa
Volpi per la migliore attrice protagonista), casalinga sommessa e tanto
lontana dallo stereotipo della “mammana” procuratrice di aborti.
Il pregio del film è tutto nella
narrazione e ci riporta alla grande cinematografia britannica di
introspezione psicologica e di scelta di grandi temi in grado di suscitare
emozione e dialettiche anche contrastanti.
Un film di parola, dunque, che
privilegia un approccio quasi teatrale, lontano dalla cinematografia degli
effetti speciali;in coerenza con tale scelta, sono molto in uso i primi
piani, soprattutto della protagonista e i carrelli insistiti negli
interni della casa, a sottolineare la normalità piccolo borghese del
personaggio ed il suo pressoché inconsapevole approdo al crimine.
Il tema è sempre di attualità, la scelta
del regista, di riproporlo in epoca di neo puritanesimo è coraggiosa e
condotta con rigore e coerenza artistica.
Un film da non perdere.
(Maria Zeno)
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