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segnalibro
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DIDATTICA
FGHI
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G
Autore: Luigi Garlando
Titolo: Per questo mi chiamo
Giovanni. Da un padre ad un figlio il racconto della vita di
Giovani Falcone
Editore: Fabbri
Anno: 2004
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Ieri ricorreva l'anniversario della strage di Capaci del 23 maggio
1992 ed in questo periodo ho parlato molto con i miei figli di
questo grande uomo. Il minore dei miei ragazzi ha 18 anni e non
conosce molto bene il periodo storico/sociale e gli eventi che hanno
preceduto la strage, così qualche tempo fa ho pensato di regalargli
un libro che raccontasse i fatti di quei giorni. Ho scelto questo
testo piuttosto semplice e consigliato a lettori più giovani di lui.
Giovanni è un bambino di Palermo. Per il suo decimo compleanno, il
papà gli regala una giornata speciale: una gita attraverso la città,
per spiegargli come mai per lui è stato scelto proprio il nome
Giovanni. Tappa dopo tappa, nel racconto prendono vita i momenti
chiave della storia di Giovanni Falcone, il suo impegno, le vittorie
e le sconfitte, le rinunce, l'epilogo. Giovanni scopre che il papà
non parla di cose astratte: la mafia c'è anche a scuola, è nel
ragazzino prepotente che tormenta gli altri, è nel silenzio di
complicità che ne avvolge le malefatte. La mafia è una nemica da
combattere subito, senza aspettare di diventare grandi, anche se ti
chiede di fare delle scelte e subirne le conseguenze.
Se anche voi avete ragazzi (figli o alunni) desiderosi di conoscere
meglio la figura di quest’uomo e volete proporre loro una lettura
più coinvolgente di una biografia, vi consiglio questo libro davvero
interessante e commovente, perché trasmette dei messaggi concreti
che anche i ragazzi possono comprendere e applicare.
(Tiziana Raffaelli) |
Autore: Mirella GENOVESE
Titolo: Mammy viene dal cielo
Editore: AG
Anno: 2006
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I complessi risvolti emotivi legati
all’adozione di un bambino sono presentati dall’autrice sotto la
duplice ottica di chi adotta e di chi viene adottato: due posizioni
diverse e speculari, ma accomunate da una medesima intensità e
profondità di sentimenti. Mammy viene dall’Italia, in aereo, e
quindi dal cielo, come un angelo: è una donna che ha riservato nel
suo cuore uno spazio grande per quei figli che non ha potuto avere e
che ha desiderato con tutta se stessa. Marika è una bambina
filippina di sette anni i cui genitori sono morti in seguito a
un’inondazione e che si trova in un orfanotrofio gestito da suore. A
distanza di molto tempo, in un dialogo reciproco che non perde mai
di vista la componente affettiva e il fortissimo legame che da
subito si è instaurato tra le due, Mammy racconta le ansie, le
gioie, le paure dei momenti che le cambiarono la vita, donandole
quell’amatissima figlia adottiva. Dal canto suo Marika, ormai adulta
e perfettamente integrata nel paese d’adozione, esprime la sua
riconoscenza, ma nel contempo si aggrappa ai labili ricordi di
un’infanzia difficile in una terra lontana, dove vive ancora un suo
fratello con la sua famiglia. Unico neo, un Papy che non le è mai
piaciuto, e che in tutto il racconto resta ai margini, quasi una
figura di disturbo, una nota stonata in tanta felicità.
Il libro tocca problemi scottanti: il razzismo, il sottosviluppo,
l’emarginazione, affrontati nell’ottica un po’ semplicistica ma
piuttosto realistica di chi li ha risolti almeno nel privato. Lo
stile semplice e chiaro e la presenza di un completo apparato
didattico rendono la lettura adatta alla preadolescenza.
(Paola Lerza) |
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