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Non è l’Oscar Wilde al quale siamo abituati, quello scanzonato e arguto delle commedie o quello raffinato e dandy dei romanzi e delle novelle… è un Oscar Wilde accorato, disilluso, persino saggio. Un Oscar Wilde che scrive dal carcere nel quale è stato rinchiuso in seguito all’accusa per omosessualità e sodomia con Lord Alfred Douglas. Proprio a lui, il suo giovane amico che gli ha dilapidato il patrimonio e rovinato la reputazione, Wilde scrive questa lunga lettera intrisa di sensi di colpa, ma anche consapevole della propria dignità e grandezza. L’autore è un uomo distrutto, umiliato, economicamente rovinato, ma che dal contatto con il profondo della disperazione e della sconfitta sa trarre parole di straordinaria umanità, intridendole con il suo personalissimo senso del mistico e del sacro. Certo, il Wilde esteta, il Wilde artista-che-sa-di-esserlo è sempre presente, e lo vediamo nel ricordo compiaciuto di una vita da sogno, trascorsa tra locali alla moda, circoli esclusivi e viaggi; lo vediamo nella ricchezza di citazioni dotte e preziose… ma qui, il fatto stesso di trovarsi in una situazione non più privilegiata e il tono di intimità colpevole ce lo rendono più vicino.
De profundis clamavi ad Te, Domine….

(Paola Lerza)

Si è soliti parlar bene di una storia quando narra vicende toccanti, avvincenti, coinvolgenti, fuori dal normale, che toccano le corde della mente e dei sentimenti perchè affini con i loro contenuti, e ci sono tanti altri aggettivi degni di nota per arrivare a definirla "grandiosa". Ma mai si pensa altrettanto di una storia dalle vicende del tutto normali, che scorrono semplicemente lungo un tempo che non può che andare avanti. Vissuti di tutti i giorni chiusi in circostanze apparentemente senza un dunque, senza una conclusione effettiva che possa smuovere qualcosa nel profondo. È il caso del romanzo "Stoner" di John Williams, pubblicato la prima volta nel 1965 e riedito nel 2012, riscuotendo l'enorme successo non raggiunto prima quando l'autore era ancora in vita. William Stoner è uno di quei personaggi che restano una volta che lo si conosce tra le pagine del libro, a cui ci si affeziona nel corso del suo rapporto con la vita fino al raggiungimento della maturità: dal rapporto con i genitori agricoltori che lo vorrebbero dedito alla cura della terra; a quello con gli studi letterari che gli conferiranno il titolo ventennale di docente e ricercatore universitario; a quello con l'amicizia fatta di legami impliciti e mai troppo esternati; a quello con la guerra a cui sceglie di rinunciare, e a quello con la morte, più spaventosa perchè vissuta dal di fuori; a quello con l'amore, prima ricercato e coltivato nell'errore, poi trovato per davvero e svanito nell'illusione e nella nostalgia. A quello con la figlia, benevolo e scemato tempo dopo, per via di cambiamenti che spesso sono più forti di qualsiasi sentimento. Al rapporto con il lavoro, e con i dubbi che solo ad un certo punto della vita incombono fino a non farci più credere che tutto ciò che si è fatto sia stato giusto e desiderato veramente. Infine, al rapporto con se stesso, con il guardarsi allo specchio e riconoscere la propria lenta e graduale resa. William Stoner vive questa vita normale, e la fa vivere intensamente a chi la legge. John Williams ha saputo renderla speciale con uno stile e una narrazione per nulla scontati, a partire dall'ambientazione delle diverse circostanze – si percepisce benissimo la notte quando nel libro è notte fonda, o lo schiamazzo degli studenti del college quando affollano le aule e i corridoi - sino alla caratterizzazione del protagonista e di tutti gli altri personaggi che lo circondano. È dunque facile definirsi autori grandiosi con storie ricche di vicende assurde ed insolite. Ma, un po' come accade con Buzzati ne "Il deserto dei Tartari", si provi a raccontare la noia, la monotonia, la normalità, il tempo che scorre in avanti senza tante novità, fino ad entrare con questo nelle memorie di tutti, e scopriremo così un grande scrittore. John Williams è esattamente uno di questi. Uno dei pochi.

(Chiara Canu)

 

                                                      

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