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segnalibro
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NARRATIVA H |
H
Autore: Mark HADDON
Titolo: Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte
Editore: Einaudi
Anno: 2003 |
Mi chiamo Cristopher, ho 15 anni, conosco i nomi di
tutte le nazioni del mondo e delle loro capitali, i numeri primi fino al
7507.
Ma non capisco le espressioni dei visi, le metafore e molte altre cose che
per voi sono “normali”.
Mi piacciono i cani perché non dicono bugie.
Così, quando ho visto il cane della mia vicina infilzato con un forcone, ho
pensato che avrei potuto scoprire chi l’aveva ucciso, come Sherlock Holmes
nel “Mastino di Baskerville”. Ho finito per scoprire molte altre cose, su
mia madre, su mio padre, sulle bugie e sulle paure della gente. Diventerò un
astronauta e uno scienziato. “E so di potercela fare perché sono andato a
Londra da solo… e sono stato coraggioso e ho scritto un libro e questo
significa che posso fare qualunque cosa.”
Cristopher soffre della “sindrome di Asperger”, una forma di autismo. La sua
logica, i suoi percorsi mentali non sono i nostri, ma il viaggio nella sua
mente e nelle sue emozioni porta il lettore di questo “giallo” anomalo molto
più lontano di quanto si possa credere: la verità può nascondersi in una
formula matematica o nelle strane manie di un adolescente che ama i numeri e
le stelle.
(Daniela Borsato) |
Autore: Torey L. HAYDEN
Titolo: Una di loro
Editore: Corbaccio
Anno: 1998 |
Torey L. Hayden, americana, vive da molto
tempo in Scozia, dove insegna nelle scuole speciali per bambini emotivamente
labili.
In questo libro, Torey racconta il suo
ritorno all’insegnamento dopo un lungo periodo di assenza. Un ritorno deciso
più da fatti contingenti che da una scelta personale.
Viene inserita in un progetto
distrettuale di “classe autogestita per bambini con disturbi emotivi”. Una
classe con pochi bambini, ma tutti con seri
problemi relazionali che diventano per Torey il suo incubo,
ma anche la sua ragione di vita.
La storia si snoda nel racconto della
quotidianità di una insegnante che non riesce a separarsi dal pensiero dei
suoi “discoli” neppure fuori dalla scuola. Un rapporto che diventa ancora
più difficile e complicato dall’assunzione, come aiutante ufficiale, della
mamma di una bambina della classe. Torey si trova ad affrontare nuove
problematiche e dinamiche relazionali con la donna che, dopo un inizio
conflittuale con l’insegnante, cerca di appoggiarsi a lei per risolvere i
suoi numerosi problemi.
Un libro da cui, per la semplicità e la
sincerità con cui emergono i sentimenti più contrastanti di un’insegnante
che si trova ad operare in un contesto difficile da gestire, si possono
trarre molti insegnamenti sul rapporto sia con i bambini che con gli adulti.
(Teresa Ducci) |
Autore: Gaye HIÇYILMAZ
Titolo: La cascata
di ghiaccio
Editore: EL
Anno:
1994
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La cascata di ghiaccio narra la storia di Selda, ragazzina dodicenne che con la madre e le sorelle
lascia la natia Smirne per raggiungere il padre e i fratelli nella moderna,
pulita, fredda Svizzera. Le problematiche dell’immigrazione, sia
quella regolare sia quella clandestina, vengono raccontate attraverso le
parole della piccola e quelle delle lettere che scrive alla nonna rimasta in
Turchia, con uno spirito di osservazione, un’intelligenza e una sensibilità
davvero incredibili per un’adolescente. Il colore del cielo, l’incanto
stupefacente di una cascata che ghiaccia in montagna, la pioggia che scende
anche d’estate, gli sguardi della gente, i sapori dei cibi, i profumi e gli
odori delle strade, nulla sfugge ai suoi occhi curiosi, che compensano la
mancata conoscenza della lingua tedesca. "…
essere degli stranieri. È come diventare muti di colpo, incapaci di parlare
e di capire, smettere di essere delle persone, diventare come animali,
sempre in attesa, sempre all’erta, e pieni di paura." Sono molte le difficoltà che Selda si trova ad affrontare in Svizzera, non
solo per la sua condizione di immigrata, ma anche per il fatto di dover
convivere con un padre che spesso vorrebbe fare da padrone, magari per
nascondere le proprie insicurezze, le proprie paure, con una madre ancor più
timorosa e con due sorelle profondamente diverse da lei. Tuttavia, Selda
riesce ad ambientarsi senza dover mai scendere a compromessi, senza
nascondere la propria personalità; ma, soprattutto, comincia a crescere
veramente, a oltrepassare quel difficile varco che separa l’infanzia
dall’età adulta, e questo anche attraverso l’amicizia con l’altera e ricca Giselle e il ragazzo turco clandestino Ferhat. Gaye Hiçyilmaz era già una
scrittrice di successo quando ha lasciato la Turchia per trasferirsi in
Svizzera (ora vive in Inghilterra); tuttavia ritengo che ci sia davvero
molto di autobiografico in La cascata di ghiaccio.
(Fanny
Grespan) |
Autore: Victoria HISLOP
Titolo: L'isola
Editore: Bompiani
Anno: 2007 |
La giovane Alexis lascia Londra alla volta
di Creta per raggiungere il paese natio della madre Sofia, Plaka, con l’intento
di dipanare i misteri che avvolgono le origini della famiglia materna.
Arrivata a destinazione, Alexis viene a conoscenza dell’isola di Spinalonga, il
cui profilo, che si staglia ora minaccioso, ora affascinante di fronte a Plaka,
cela un triste passato, legato alla sorte di centinaia di persone accomunate
dallo stesso destino.
La storia della famiglia materna di Alexis riemerge grazie ai ricordi della
vecchia Fotini, amica d’infanzia della nonna della ragazza; è grazie a questo
sofferto racconto che Alexis riuscirà non solo a ricostruire le proprie origini,
ma anche a capire meglio il presente.
Questo romanzo è appassionante; si legge tutto d’un fiato ed è impossibile non
sentirsi partecipi delle tragiche storie di ben quattro generazioni di donne.
(Fanny Grespan) |
Autore: Nick HORNBY
Titolo: Non buttiamoci giù
Editore: Guanda
Anno: 2005 |
Notte di Capodanno, Londra, sul tetto di un palazzo: lo
chiamano “il palazzo dei suicidi”. Quattro persone hanno la stessa idea
nello stesso momento: non è nemmeno un’idea originale, peraltro. Ciascuno di
loro ha dei motivi che ritiene validissimi per buttarsi… ma l’arrivo degli
altri gli impedisce di attuare l’intenzione. La discussione è accesa,
rasenta l’assurdo. Scendono: la cosa è soltanto rinviata. Ma poi il tempo
passa, i successivi incontri allontanano sempre di più l’idea, anche perché
ciascuno si sente coinvolto in questa strana provvisoria, folle comunità che
si è casualmente formata: Martin, conduttore televisivo che ha perso lavoro,
famiglia e credibilità per aver sedotto una quindicenne; Maureen, che da una
vita accudisce un figlio gravemente disabile, senza speranza, nella
solitudine più totale; Jess, adolescente in crisi con la famiglia,
abbandonata dal suo ragazzo; JJ, musicista che ha perduto la sua band e la
sua donna, vale a dire tutto quello che contava. Non sono personaggi
gradevoli, non amano se stessi e non si trovano neppure particolarmente
simpatici tra di loro. Ma in qualche modo alla fine ciascuno finisce per
sentirsi responsabile dell’altro. La vicenda si trascina un po’ troppo, il
racconto ci avrebbe forse guadagnato ad essere un po’ più breve. Ma si legge
volentieri: nonostante il tema tragico, si svolge sul filo del paradosso e
riesce ad essere anche divertente.
(Daniela Borsato) |
Autore: Khaled HOSSEINI
Titolo: Il cacciatore di aquiloni
Editore: PIEMME
Anno: 2004
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Amir e Hassan vivono la loro infanzia e adolescenza
nella stessa casa di Kabul, negli anni '60/'70. Il padre di Amir è un ricco
uomo d’affari, Hassan il figlio del suo servo. Uno è sunnita, di etnia
pashtun, l’altro è un hazara ed è sciita. Li unisce l’amicizia e una
passione, quella per gli aquiloni che fabbricano insieme durante il lungo
inverno afgano e che fanno correre in cielo durante il torneo che si svolge
ogni anno nella loro città. E proprio in occasione di una di queste gare
accadrà qualcosa che segnerà profondamente e per sempre i loro destini.
Molti anni dopo, una telefonata riporta Amir, ormai adulto, indietro nel
tempo: dagli Stati Uniti, dove vive da anni, è costretto a compiere un
viaggio a ritroso nel tempo e nello spazio, per provare a far pace con un
passato che ha ricacciato da qualche parte in fondo a sé ma che, come sempre
accade, prima o poi torna a chiedere il conto.
Riflessione sul valore dell’amicizia, dell’onestà, ma anche su quanto il
“non detto” e i segreti di famiglia possano pesare sui destini individuali,
questo romanzo offre anche uno spaccato storico dell’Afghanistan degli
ultimi decenni, visto attraverso gli occhi di chi lo ha abbandonato molti
anni prima, ai tempi dell’invasione sovietica, e lo ritrova profondamente
cambiato sotto il dominio talebano.
L’autore, figlio di un diplomatico afgano, ha ottenuto l’asilo politico
negli Stati Uniti nel 1980, dove tuttora vive.
(Monica Anelli) |
Autore: Khaled HOSSEINI
Titolo:
Mille splendidi soli
Editore: Piemme
Anno: 2007
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Dopo la storia di due uomini ne “Il cacciatore
di aquiloni”, l’autore torna per raccontarci la vita di due donne accomunate
dallo stesso marito e, perciò, prima rivali, poi più sorelle che amiche. È la
storia di Mariam, una harami, una bastarda, che crede di sfuggire al suo
destino ribellandosi all’esilio in cui è stata confinata, illudendosi di contare
qualcosa per il proprio padre, finendo sposa di un vecchio, Rashid, in un
villaggio lontano. Come donna e moglie in un Paese in cui la donna non vale
nulla, Mariam deve sopportare mille umiliazioni, fra cui anche la disgrazia di
non riuscire a portare avanti le proprie gravidanze (la nascita di un figlio
sarebbe per lei il riscatto e la possibilità di avere uno scopo per cui vivere).
Ed ecco che, nella sua casa, come seconda moglie, arriva Laila, una giovanissima
ragazza che per amore si è data al suo uomo morto in combattimento e che per
amore del figlio del peccato che porta in grembo accetta di sposare Rashid.
Dapprima nemiche e rivali, le due donne, a poco a poco, imparano a fidarsi l’una
dell’altra, ad allearsi contro l’uomo che le tiene in pugno; Aziza, la figlia
partorita da Laila, diviene per Mariam il figlio tanto atteso e mai giunto. Per
amore di Laila, Mariam arriverà ad uccidere Rashid, sarà ammazzata in nome della
sharia, ma salverà Laila ed i suoi figli. Questa storia ci fa capire come
il nostro destino sia segnato dalla società in cui nasciamo, ma anche come la
ribellione sia sempre possibile, come solo attraverso la presa di coscienza
degli individui, in questo caso le donne, sia possibile sperare di cambiare la
società in cui viviamo, anche attraverso il nostro sacrificio: Laila diverrà
insegnante e tornerà nel suo paese per aiutarlo a progredire.
(Gabriella Nasi)
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