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segnalibro
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DIDATTICA
RSTU
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R
Autore: Umberto RICCI
Illustrazioni: Mario GAMBEDOTTI
Titolo: Il principe e la rana
Editore: Emme
Anno: 1987 |
Purtroppo credo non sia più
in commercio, in Internet non si trova e questa copia è da anni
nella mia biblioteca scolastica.
Una fiaba tradizionale italiana, una delle tante; un’altra versione
la potete trovare nelle “Fiabe italiane” di Calvino con il titolo
“Il principe che sposò una rana”. Con tutti gli ingredienti
classici: il vecchio re che sottopone i figli a varie prove per
decidere chi sarà il successore, i figli che naturalmente sono tre,
il più piccolo che naturalmente vincerà. Naturalmente la rana è una
principessa, naturalmente l’amore del principe viene premiato con il
regno, naturalmente la festa di nozze è splendida ecc.
In più c’è una giusta dose, non troppa perché i bambini sono
tradizionalisti, di ironia e umorismo.
Ma questo è un libro che bisognerebbe leggere da soli, con un solo
bambino, o con un piccolo gruppo, non tanto per la storia, quanto
per gustare le illustrazioni. Semplicemente meravigliose, raffinate,
ricche di particolari curiosi, da guardare per ore. Se poi l’adulto
che prende in mano il libro prova una strana sensazione di “déjà
vu”, allora è il caso che osservi con attenzione il palazzo
disegnato in copertina. E se poi sfoglia le pagine e ritrova i
particolari di un dipinto famoso, il più misterioso e affascinante
dell’arte italiana, forse indovinerà dov’è nato il disegnatore,
Mario Gambedotti. Qualche indizio? Due torricini, Piero della
Francesca...
(Daniela Borsato) |
S
Autore: Éric-Emmanuel SCHMITT
Titolo:
Monsieur Ibrahim et les fleurs du Coran
Editore: Magnard (collana “Classiques et
contemporains”)
Anno: 2004 |
Momo (diminutivo di Moïse,
Mosé…), adolescente ebreo, e Monsieur Ibrahim, vecchio commerciante
musulmano, vivono nella stessa via di un quartiere popolare di
Parigi, negli anni ’60. Tra di loro nasce un’amicizia che cambierà
profondamente e per sempre le loro vite: dal vecchio sufi, Momo - bambino non amato, adolescente inquieto - apprenderà il valore del
dialogo, della tolleranza, dell’amore e l’importanza di piccole cose
come la bellezza del creato o un sorriso donato al prossimo.
È Momo, ormai adulto, che ci racconta tutto questo: la sua prosa
essenziale, a tratti cruda, si arricchisce di tocchi poetici e di
un’ironia sottile che rendono più lieve, ma non meno realistico, il
problema sempre più urgente della convivenza tra etnie e religioni
diverse.
Nell’edizione proposta, in lingua francese, il testo è accompagnato
da domande che guidano la lettura e da un ricco apparato didattico,
diviso per sezioni, che consente un’analisi dettagliata del racconto
a vari livelli. Una delle sezioni è dedicata all’analisi del
bellissimo film omonimo che il regista François Dupeyron ha tratto
dal racconto, con Omar Sharif nella parte del saggio Ibrahim.
Numerosi gli spunti per ricerche e approfondimenti, anche
pluridisciplinari.
Il tutto è concepito per alunni francofoni della Scuola
Media/biennio della Scuola Superiore, ma con gli eventuali e
opportuni adattamenti può essere utilizzato anche per alunni
italiani.
Trovo che quest’opera, tenera, commovente, ma anche ironica, sia un
modo in fondo “morbido” per avvicinare ragazzi che hanno più o meno
l’età di Momo a temi di grande attualità come il conflitto
arabo-israeliano o, per stare più vicino a noi, ai problemi legati
all’immigrazione e all’integrazione fra culture diverse di cui è
piena la cronaca quotidiana.
La versione in lingua italiana dell’opera, “Monsieur Ibrahim e i
fiori del Corano”, è edita da e/o.
(Monica Anelli) |
Autore: Dr. SEUSS
Titolo: Ortone e i piccoli Chi
Editore: Giunti
Anno: 2001 |
L’elefante Ortone, grande,
grosso e dal cuore sensibile, sente una voce provenire da un
minuscolo granello di polvere. Scopre così una microscopica città
chiamata “Chissà”, i suoi abitanti sono i “Chi”. Nessuno crede a
Ortone, nessuno sente le voci dei suoi piccolissimi amici.
L’elefante si impegna con tutte le sue forze per salvarli dalla
distruzione. L’unica possibilità è provare l’esistenza di questo
piccolo assurdo mondo, a cui nessuno crede. Ortone ci riuscirà con
l’aiuto di tutti i Chi, uniti in un grido collettivo.
Un racconto tutto in rima, surreale e divertente. Una storia
strampalata che i bambini seguono appassionatamente, facendo il tifo
per un grosso tenero elefante e per i piccolissimi abitanti di un
granello di polvere che solo all’ultimo momento riusciranno a non
finire fritti.
Va benissimo per bambini della scuola dell’infanzia e per i primi
anni della primaria.
(Daniela Borsato)
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Autore: Robert SWINDELLS
Titolo: La stanza 13
Editore: Mondadori
Anno: 1989 |
Strane cose accadono ad una
classe. La protagonista, Fliss, in gita scolastica con la sua
classe, è tormentata dal ricordo di un incubo avuto la notte
precedente la partenza per il viaggio. L’attesa, la trepidazione e
l’eccitazione legate allo spostamento, tuttavia, non rimuovono la
fastidiosa sensazione…
L’albergo in cui si ferma la scolaresca consolida l’impressione
negativa di Fliss. La notte dell’arrivo le pare di vedere un numero
sulla porta di una stanza e di udire dei lamenti. Decide di
agire, seguendo il suo istinto e, insieme ad alcuni compagni, troverà
la soluzione al mistero.
Io amo l'atmosfera carica di sottesa magia che pervade la scrittura
agile e scorrevole della storia: i ragazzi della fascia intorno ai
12/14 anni ne apprezzeranno la conclusione che rende eroi i giovani
protagonisti.
(Alida Fonnesu) |
U
Autore: Fred UHLMAN
Titolo:
L’amico ritrovato
Editore: Feltrinell
Anno: 1971 |
È la storia
dell’antisemitismo in Germania negli anni 1932-33, raccontata e
vista attraverso gli occhi e le esperienze di un ragazzo ebreo. I
personaggi importanti sono soltanto due, legati da una profonda
amicizia che supera ogni barriera razziale o religiosa,
improvvisamente troncata dall’intervento dei genitori del
protagonista, che lo manderanno a studiare negli Stati Uniti.
Solo trent’anni dopo il protagonista scoprirà casualmente che il suo
amico tedesco è stato giustiziato, in quanto partecipe al complotto
organizzato per uccidere Hitler.
È un romanzo della memoria, un unico lunghissimo flashback che si
conclude solo nelle ultime pagine del libro.
Suggestivo e coinvolgente, adatto ad ogni tipo di pubblico, a
partire dai dodici anni in su, il romanzo si legge tutto d’un fiato
e sorprende per la delicatezza dei toni, per la capacità dell’autore
di far rivivere il dramma dell’antisemitismo, pur senza inserire mai
una sola scena di violenza, e per il pathos che pervade certe
descrizioni:
“…all’imbrunire il panorama aveva la stessa magia di quello che si
gode da Fiesole: migliaia di luci, l’aria calda e pervasa dal
profumo dei gelsomini e dei lillà e, da ogni parte, le voci, i canti
e le risa allegre della gente, resa sonnolenta dal lauto pasto o
incline agli approcci amorosi dalle troppe libagioni.”
(Gisella Malagodi) |
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