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Autore: Carlo Terriaca
Titolo: Due giornate
di Maggio
Editore: Progetto Cultura
Anno:
2011
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Un autobus di linea, per un guasto al motore, si
blocca in una periferia urbana costringendo i passeggeri all’attesa di un
nuovo mezzo che li riporterà nel trantran quotidiano. Durante questa sosta
si snodano le microstorie dei personaggi che, costretti alla sosta, si
lasciano andare alla riflessione sulle loro vite convulse e tra i passeggeri
nasce una nuova visione del vicino di posto vissuto in genere come un
ectoplasma che appare e scompare durante gli spostamenti in città.
In fine, nella risoluzione di un anagramma si nasconde il compendio della
filosofia di tutta la storia.
Questo breve romanzo (o lungo racconto) come lo scrittore stesso definisce
il suo libro, è una fusione di prosa e poesia: prosa per la coerenza della
narrazione che, pur saltando da una situazione all’altra, ritrova sempre il
filo conduttore ogni volta arricchito in un intreccio sorprendente; poesia
per la delicatezza e dolcezza dei termini usati nella descrizione delle
situazioni e dei personaggi così da fissarli quasi come in un fotogramma
cinematografico.
(Teresa Ducci)
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