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NARRATIVA
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Autore: Stephen KING
Titolo: Carrie
Editore: Bompiani
Anno: 1977 |
Carrie è un’adolescente di sedici anni che vive sola
con la madre Margaret, donna ossessionata dalla religione e dal peccato. Tale
ossessione incombe sulla ragazza, che viene spesso maltrattata e reclusa,
mentre a scuola i suoi compagni la deridono ogni giorno. Ma c’è una cosa che di
Carrie non si è ancora a conoscenza: i suoi poteri di telecinesi. Quando prova
determinate emozioni – rabbia, tristezza, gioia – gli oggetti intorno a lei si
muovono e vengono guidati dalla sola forza della sua mente. La storia è
incentrata su questi aspetti, a partire dalle sue prime mestruazioni – convinta
che si tratti di una morte imminente e non di un fenomeno del tutto naturale –
mentre è negli spogliatoi della scuola dopo la lezione di ginnastica; le sue
compagne, vedendola in preda alla disperazione, la deridono malamente con
aggressioni verbali e tirate di tampax. Segue poi la questione del ballo
scolastico di fine anno a cui le compagne di Carrie non potranno partecipare se
non rispetteranno la punizione imposta loro dall’insegnante di ginnastica in
seguito al fatto accaduto in palestra. Tutte, tranne Christine Hargensen che
abbandona il gruppo, sottostanno alla punizione. Sue Snell convince il ragazzo
Tommy a invitare Carrie al ballo di fine anno, in modo da espiare il suo senso
di colpa e liberarsi così dei rimorsi per il comportamento scorretto nei
confronti della ragazza. Tommy accetta, tanto che Carrie non può credere che
qualcuno, specialmente uno come Tommy Ross, possa essere interessato a lei.
Tuttavia, deve fare i conti con la madre, che per nulla al mondo le concederebbe
simili libertà: tra sevizie ed ennesimi maltrattamenti, il potere di Carrie
sconfigge l’ossessione di sua madre Margaret, che rimane chiusa nello stanzino
tutta la sera stessa del ballo. Più lontano, e forse non troppo, Christine
complotta con il suo ragazzo del momento una vendetta contro Carrie: le toglierà
la possibilità di essere felice per una sera. Durante il ballo ogni cosa sembra
procedere per il verso giusto, tanto che Carrie e Tommy vengono incoronati come
la coppia più bella. E sul palco, come immersa in un sogno di fronte all’intera
scuola che per una volta riesce ad ammirarla, per mano del ragazzo di Christine
un grosso getto di sangue di maiale cade su di lei, sui suoi vestiti preparati
con cura, su un’armonia che di colpo svanisce. Il suono di tutte le derisioni,
le risate fragorose dei compagni, degli insegnanti che mai comprenderanno
davvero, scatenerà l’inferno: la sua telecinesi, ormai vendetta, rivalsa, voglia
di redimersi, farà scomparire per sempre tutto quello che per Carrie è stato
l’incubo di una vita.
Primo libro da lui pubblicato, Stephen King, oltre a incutere una sensazione di
terrore attraverso elementi e personaggi inesistenti ma che nelle sue pagine
risultano puramente realistici, riesce a toccare quelle corde emozionali che ci
permettono di legarci alle sue storie: ogni personaggio ha qualcosa in comune
con noi che leggiamo, inclusi gli aspetti negativi; perfino la terribile
vendetta di Carrie – tra incendi, morti e distruzioni - riesce ad essere
legittimata e non condannabile. Tranne Sue Snell, unica sopravvissuta – e forse
causa indiretta – della tragedia. Ma è proprio questa capacità di rendere
legittimi anche i comportamenti più infimi che fa di una storia come questa un
capolavoro.
(Chiara Canu) |
Autore: Stephen KING
Titolo: Colorado Kid
Editore: Sperling & Kupfer
Anno: 2005 |
King in questa nuova opera si confronta con un genere
letterario diverso, e scrive un “mistery” di grande finezza psicologica, con
una trama scarna e pochi efficaci personaggi. Colorado Kid, infatti, è un
romanzo che trascina il lettore dentro a una storia misteriosa, senza fine e
senza soluzione.
Stephanie McCann, una giornalista, sta facendo uno stage presso il minuscolo
giornale di un'isoletta del Maine, dove si occupa della vita quotidiana del
luogo. Un pomeriggio i due anziani proprietari della testata locale le
raccontano un vecchio caso di cronaca: il mistero del paese che da
venticinque anni non conosce soluzione e che da allora li assilla.
Volete trovare voi una risposta?
(Alida Fonnesu) |
Autore: Stephen KING
Titolo: Gli occhi del drago
Editore: Sperling & Kupfer
Anno: 1987 |
In questo romanzo il «re dell'horror» ha creato una storia in puro stile fantasy, ambientata in tempi
antichissimi tra eroi, maghi, principi e stregoni. La storia si svolge nel
fantasioso regno di Delain, dove un anziano re, Roland, vicino alla morte, è
sicuro di poter avere come erede l'intelligente e glorioso figlio Peter.
Ma il malvagio mago di corte, Flag, avvelena il vecchio re, accusa Peter di
averlo ucciso e mette le mani sul piccolo fratellino del principe, molto più
debole e geloso del fratello.
Il libro è stato scritto da King per la
figlia Naomi.
L’attenzione del lettore è solleticata
con diverse tecniche interessanti: ogni capitolo rimanda ad altri capitoli
e i rimandi e le anticipazioni sono ripresi per tenere il fiato del
lettore in sospeso .
A me è piaciuto: King mi ha stupito piacevolmente.
(Alida Fonnesu) |
Autore: Stephen KING
Titolo: Insomnia
Editore: Mondadori
Anno: 2004 |
Derry è un posto come tanti ma è speciale per i lettori
di King. Infatti, un giorno, il protagonista, Ralph, comincia a sentire dei
ticchettii in testa, dentro la testa. Un ticchettio continuo che lo
accompagna in ogni momento della giornata; penetrante, martellante,
continuo, costante, gli mostrerà le stranezze del luogo in cui vive. Ralph è
sposato con una donna che morirà di cancro al cervello e ha degli amici che
non capiscono il suo disagio e il perché del suo continuo camminare... ma
Ralph ha anche un altro grande nemico: l'insonnia.
La sua vita s'intreccia e si avvinghia con quella di Helen, di suo marito Ed
e degli altri vecchi di Derry.
È difficile riassumere una storia cosi piena di episodi e avventura: bisogna
leggere il libro. A me ricorda la quest, la ricerca della fonte miracolosa
di certe fiabe russe. L'eroe deve perseguire l'Intento e la sua vita non può
prescinderne. Ralph e la sua amica Lois non troveranno nessuna fonte
miracolosa ma saranno capaci di ridare a Derry la sua serenità.
(Alida Fonnesu) |
Autore: Stephen KING
Titolo: IT
Editore: Sperling & Kupfer
Anno: 1985 |
Chi da bambino non ha mai provato la
minima impressione alla vista di un clown è perchè non ha mai conosciuto IT il
pagliaccio. Stephen King – il re dell'horror – ha ideato un mostro che non è
propriamente un mostro, un clown che non è propriamente un clown. Si potrebbe
dire che è una persona che si aggira travestita da clown, con un mucchio di
palloncini in mano, nella piccola cittadina immaginaria di Derry, nel Maine.
È lo stesso dubbio che incombe nella mente dei
protagonisti di questo libro nel momento in cui se lo trovano davanti agli
occhi, ragazzini degli anni '50 apparentemente spensierati ma in realtà con
angosce e tormenti sulle spalle: Bill, con la sua balbuzie venuta fuori a causa
dell'uccisione improvvisa del fratellino Georgie; Ben, con la sua ciccia in
grado di fargli provare disgusto per se stesso; Beverly, la bella del gruppo
figlia di un padre manesco e violento; Eddie, con la sua finta asma dovuta alle
pressioni di una madre troppo apprensiva; Richie, il comico ma fifone; Mike, il
"negro" denigrato dai più superficiali; e Stan, il boyscout saccente. L'amicizia
tra questi ragazzi non nasce per caso, ma è il frutto di un punto in comune:
l'incontro con questo clown che li invita a "galleggiare" con lui e che
rappresenta fisicamente tutte le loro paure più profonde: Georgie per Bill, il
mostro del fiume per Ben, il lago di sangue nel bagno per Beverly, e così via.
Due cose su IT sono certe: da un po' di tempo a Derry si verificano scomparse e
morti di ragazzini come loro, tra cui il fratello di Bill; vive sotto le fogne;
gli adulti non lo vedono. Di fronte a simili stranezze – tra cui la paura di
tutta Derry per i loro figli che non devono rientrare tardi la sera e non uscire
a giocare da soli, le raccomandazioni della polizia e dei telegiornali, le
visioni che li terrorizzano per notti intere mentre i "grandi" non sanno – i
"Perdenti" (così si sono voluti chiamare) decidono di affrontare, invano, questo
mostro che abita nelle fogne, tra un senso di profonda unione e amori non
corrisposti, tipici di ogni amicizia. Il romanzo si alterna tra l'infanzia dei
ragazzi di Derry e la loro vita adulta da uomini ormai in carriera. Dal 1958 si
giunge al 1985: un altro omicidio di una bambina sconvolge tutta Derry.
È Mike – bibliotecario della città - a cogliere il
prevedibile segnale che IT è tornato a incombere sulle loro vite: una volta
tornato, si è costretti a riviverlo. La telefonata ai suoi vecchi amici che non
sente da una vita fa riaffiorare tutto ciò che nelle loro menti è stato rimosso,
per istinto o per volontà, come se la loro identità si fosse spezzata per
deviare su altro. Bill lo scrittore, Ben l'architetto dimagrito, Beverly la
stilista fidanzata con un uomo altrettanto violento, Eddie l'autista di attori
famosi e persone importanti, Richie lo showman, Stan con la sua vita stabile:
tutti devono mantenere la famosa promessa di rimettere piede a Derry per
sconfiggere IT una volta per tutte, come non sono riusciti a fare da ragazzi. E
sembra strano come la paura degli adulti a volte sia più intensa del coraggio di
un bambino. Ciò che fanno, alla fine, è ristabilire faticosamente un contatto
con il loro passato, in un'amicizia che non si è dissoluta perchè quando si
rincontrano sono sempre i "Perdenti". Un rapporto così solido da volersi bene
fino a morire.
"IT" è forse il romanzo più completo di King.
È difficile esprimere sinteticamente tutto quello che si
vorrebbe dire su questa storia se la si conosce da una vita. Non basta una
recensione a precisare ogni singolo aspetto sia narrativo sia strutturale,
perchè quando si pensa a "IT" emergono automaticamente tanti altri aspetti
importanti. Scritto in cinque anni, l'autore è riuscito a raccontare in ben
1.158 pagine la storia intera di una città oscurata da questa presenza
misteriosa, le paure di sette ragazzini che per come sono descritte sembrano
nostre, la stranezza e l'inquietudine per una vita tormentata in partenza e
ancora di più per un mostro che vive solo grazie a quello che si crede. Ciò che
spaventa non è la mole, ma quello che racco nta.
(Chiara Canu)
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Autore: Stephen KING
Titolo:
Quattro dopo
mezzanotte: I Langolieri
Editore: Sperling & Kupfer
Anno: 1991 |
Un affascinante lungo racconto di
fantascienza, attraversato da una suspence continua.
Chi sono i Langolieri?
Un aereo in volo da Los Angeles a Boston
viene risucchiato in “un buco del tempo”. Brian Engle, uno dei passeggeri,
appena sveglio si accorge che i passeggeri sono tutti spariti tranne nove, e
che, al loro posto, sono rimasti gli oggetti personali; dopo una serie di
peripezie l’aereo atterra ed essi sbarcano in un luogo senza vita, senza
odore e senza sapore. L’atmosfera di questo mondo fa paura: il rumore e il
tempo che scorre in maniera anomala e i loro effetti sulle persone
catturano l’attenzione del lettore. Riusciranno i nostri
eroi a tornare alla realtà?
(Alida Fonnesu) |
Autore: Heinz G. KONSALIK
Titolo: Il volto donato
Editore: Accademia
Anno: 1973 |
Siamo all’inizio della seconda guerra mondiale:
Bernegg è una piccola città franca dominata da un antico castello barocco
che viene adibito ad ospedale per i feriti più gravi, quelli che hanno
subito, soprattutto, tremende mutilazioni. Un’intera ala di questo ospedale
è destinata a coloro che, in particolare, hanno subito orribili devastazioni
del viso. C’è chi ha perso “solo” il naso, una guancia, un orecchio… ma c’è
anche chi al posto della faccia ha solo una mostruosa maschera spettrale e
repellente. Numerose équipes di chirurghi specializzati fanno del loro
meglio per “rifare” i volti distrutti, restituendo, come possibile, una
identità ai feriti.
Ma le ferite dell’anima di costoro sono le più difficili da guarire. Si
intrecciano personaggi e storie… ciascuno di quegli uomini ha una vita
intima, una sua sfera affettiva: mogli, fidanzate, i propri sogni, storie di
umana fragilità, di umana debolezza di fronte ad un dolore che, a volte,
tende a sopraffare chi ne è colpito, spingendolo a fuggire o a cedere.
Storie di amara rassegnazione, ma anche storie di amore purissimo, di
amicizia preziosa ed umana solidarietà.
La guerra, di per sé, crea piaghe dure a guarire. Questi uomini ed i medici
che li curano sono ancor più messi a dura prova in una sequenza di
situazioni e di emergenze dei corpi
e delle anime, senza soluzione di continuità.
Anche in questo caso, magistralmente, l’autore riesce a delineare i tratti
del dramma tremendo che colpisce costoro, descrivendone emozioni e
sentimenti in modo appassionato e coinvolgente. Alcune descrizioni delle
mutilazioni sono molto crude e possono impressionare il lettore:
contribuiscono, però, a permeare tutta la vicenda, di profonda “pietas” e
commozione.
(Mirella de Nucci) |
Autore: Heinz G. KONSALIK
Titolo: Un uomo come un uragano
Editore: Accademia
Anno: 1978 |
Questa è una di quelle storie che si
fanno letteralmente divorare. Un vero e proprio giallo psicologico.
Il protagonista, Bob Barreis, è l’erede di un enorme patrimonio. Allevato da
una madre vedova, soffocante ed iperprotettiva e da uno zio tutore, ha un
unico, vero amico, Hellmut Hansen, un ragazzo serio ed equilibrato che gli
salva la vita e, nonostante le sue umili origini, viene ammesso, unico, a
frequentare la casa dei Barreis per sorvegliare e proteggere l’amico
sfrenato. Perché Bob Barreis è un giovane viziato e spregiudicato, animato,
inoltre, da un innato sadismo. Egli è “un uomo come un uragano”, attratto
dalle esperienze più forti e proibite, sprezzante della vita propria ed
altrui. Un uomo disperato e fortemente nevrotico, frutto di una famiglia e
di una società sbagliate.
La lettura del romanzo attrae e sconvolge fin dalle prime righe, catturando
l’attenzione del lettore sulla figura del protagonista, in un clima
crescente di tensione. Bob non ha limiti e le sue perversioni e deviazioni
sono, per molti aspetti, in sintonia con i guasti della nostra odierna
società.
Scritto in modo fluente e coinvolgente, questo romanzo colpisce per la sua
modernità, pur essendo stato scritto sul finire degli anni cinquanta.
Raro da trovare. Reperito in un mercatino di remainders. Reperibile, si
ritiene, solo su ordinazione. (Mirella de Nucci) |
Autore: Agota KRISTOF
Titolo: Ieri
Editore: Einaudi
Anno: 2002 |
Penso di non essere la persona più adatta a raccontarvi
la storia di Tobias. Io, sua madre, la puttana del villaggio, quella che gli
ha rovinato la vita, quella di cui si è sempre vergognato, quella che lo ha
costretto a fuggire, quella che gli ha impedito di… Lui, in fondo, mi ha
dimenticato. Il suo sogno è Line, dai banchi di scuola a… ieri. Line, arida e
rassegnata. Tobias, ossessionato e smarrito. In realtà sono desolatamente
soli. Eternamente stranieri. La loro solitudine è sterile come erba secca.
La nostalgia non basta a dare un senso al loro stare insieme. Se quella
notte Tobias non mi avesse visto… se non avesse saputo… Forse non sarebbe
cambiato nulla, forse sarebbe partito lo stesso, “da questo villaggio senza
nome, in un paese senza importanza”. Sarebbe ugualmente arrivato in una
città grigia e opprimente. E, straniero, avrebbe continuato a cercare una
traccia per ricostruirsi una memoria. A quelli come lui, però, la memoria
non serve. Tutto questo ieri… E ieri era nudo, gelido, spietato, eppure è
”tutto quello che rimane”. Ed io, la ladra, la mendicante, la prostituta, so
queste cose ed altre, anche se il mio ricordo si è smarrito in questo paese
senza importanza.
(Maria Cristina Rosa) |
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