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NARRATIVA RA-RG
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Autore: Vincenzo RABITO
Titolo: Terra matta
Editore: Einaudi
Anno:
2007
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Un libro che non si
dimentica facilmente sia per la forma che per il contenuto. Vincenzo Rabito,
semianalfabeta, scrive la sua autobiografia in un siciliano “italianizzato”
che rende pregnante e vivido il contenuto. Il libro è la riduzione di 1027
pagine scritte da Rabito tra il 1968 e il 1975; le correzioni sulla lingua
sono state minime. Quello che colpisce nella vita dell’autore è la sua
capacità di adattamento anche in situazioni tragiche come la Prima Guerra
Mondiale, alla quale ha partecipato appena diciottenne. Colpiscono anche
l’amore sviscerato per i tre figli e l’ossessione per il loro futuro. Li fa
studiare perché da loro vuole ottenere quel riscatto sociale che aveva
pensato di poter raggiungere con il matrimonio, che invece si rivelerà solo
fonte di guai a causa della famiglia della moglie. Rabito, nel raccontare
la sua vita, usa spessissimo l’espressione “più contente di me non c’era
nessuno”, il che dimostra che l’autore aveva la capacità di vedere sempre il
lato positivo delle situazioni e di accontentarsi di poco. Colpisce, nella
narrazione di Rabito, il qualunquismo politico: a tratti interventista,
pacifista, socialista, fascista, democristiano… e solo, e sempre, con un
intento, quello di sopravvivere e di dare un futuro migliore ai figli. “E i
miei figlie, se vuole il Dio, la vita meschina che offatto io non ci la
voglio fare fare”. Questo libro può aiutare la generazione nata nel
secondo dopoguerra, ma non solo, a capire la mentalità e gli “errori” dei
padri.
(Gabriella Rapella)
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Autore: Lidia RAVERA
Titolo:
Eterna ragazza
Editore: Rizzoli
Anno: 2006
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Una storia di amore e di amori, di tempi -
il passato e il presente-, di genitori e di figli, di reale e di
immaginario, di analisi introspettiva lucida e razionale. Norma, donna
matura non per il sopraggiungere di quell’età in cui si cominciano a fare i
bilanci della propria vita, ma per la capacità di guardare in se stessa con
sincerità e rigore, appare come “l’eterna ragazza” proprio per questo suo
coraggio che la fa essere al di fuori dei tempi e distante dagli altri. Una
madre e un figlio che a dispetto di tutto e di tutti si confrontano e si
sfidano per l’amore di un padre e di una figlia. Lui, un uomo che sfugge il
tempo innamorandosi di una donna di vent’anni di meno e lei, una ragazza che
conserva la giovinezza rifuggendo dal mondo reale. Un romanzo giallo,
psicologico dove la scoperta dell’assassino forse non è rilevante quanto la
verità dei sentimenti. È l’amore che intesse i rapporti tra le vite dei
protagonisti, l’amore nelle sue infinite sfaccettature che ciascuno vive e
abita secondo il proprio essere,l’unica verità perseguibile.
(Lucia Bartoli) |
Autore: James REDFIELD
Titolo: La profezia di Celestino
Editore: Corbaccio
Anno: 1994 |
Pare che questo libro
abbia avuto un successo straordinario come “avventura alla ricerca del
significato dell’esistenza” (dal risvolto di copertina), ma a me è sembrato
ben povera cosa. Pare anche che sia andato a ruba negli Stati Uniti e che
l’autore abbia perfino fondato una specie di fans’ club con tanto di rivista
periodica dedicata, ma io non ne consiglierei in nessun modo l’acquisto e
tantomeno la lettura.
Recatosi in Perù sulle tracce di un misterioso manoscritto (misterioso poi
solo a parole, perché tutti ne conoscono l’esistenza, ne possiedono copie e
ne seguono gli insegnamenti, e perfino il governo peruviano cerca di
arginarne la diffusione), uno psicologo americano vive una serie di
“avventure” che si riducono in realtà a dialoghi scialbi e ripetitivi tra
personaggi sbiaditi e poco caratterizzati, che spuntano come funghi per poi
sparire nel nulla dalla scena. Tutto si svolge, guarda caso, secondo i
dettami – le nove “Illuminazioni” – del sopra citato Manoscritto (tanto
famoso e importante da essere scritto con la maiuscola per tutto il
romanzo), i cui contenuti sono all’incirca così sintetizzabili: la vita
umana, i caratteri delle persone, le vicende che si susseguono, la storia
del mondo intero, non sono mai avvenimenti casuali, ma sono il frutto della
combinazione delle varie energie sviluppate in quel momento dalle parti in
causa. Fin qui, si potrebbe anche essere d’accordo. Il fatto è che la
combinazione è una e una sola, e non si fa il minimo cenno all’infinita
serie delle possibilità. Non c’è, o non è prevista, una volontà superiore o
una mente divina a monte, ma il corso delle cose è e deve essere quello.
Nulla avviene a caso e tutto ha un significato preciso, decodificabile
attraverso intuizioni, premonizioni, sogni e segni. E secondo l’ottimistica
- e a mio parere improbabile - visione dell’autore, il genere umano va verso
una sempre maggiore autoconsapevolezza e verso un’evoluzione
socio-psicologica, che lo porterà a controllare positivamente l’energia
sprigionata dall’individuo, dagli altri e dalla natura. Bah…
Il filo della narrazione cerca di mantenersi avvincente con qualche episodio
avventuroso e qualche scenario suggestivo di luoghi vergini e selvaggi, ma
tutto appare talmente prevedibile e forzato da risultare noioso,
stucchevole, falso. (Paola Lerza) |
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