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NARRATIVA AM-AZ
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AA-AL |
Autori: Ammaniti ed altri
Titolo: Il mio nome è nessuno
Editore: Mondadori
Anno: 2005 |
Io non avevo mai sentito parlare di un genere chiamato
global novel e voi? La novità consiste nella scrittura a più mani intorno ad
un argomento comune. Gli autori sono quattordici famosi scrittori di tutto
il mondo, tra cui Ammaniti, Skármeta, Faber, che si sono incontrati ad
Atene, hanno sorteggiato chi doveva iniziare (Skármeta) e poi hanno
continuato con due capitoli ciascuno.
La storia si svolge in un luogo imprecisato del Sudamerica e, a prima vista,
parrebbe una comune e banale storia d'amore condita dai soliti dettagli e
dalle solite difficoltà. Ma... i personaggi non sono persone che potresti
incontrare nella vita di ogni giorno visto che Teresa, la bella
protagonista, è figlia di un noto rivoluzionario che lei non ha mai
incontrato e che il suo promesso, Juan, è figlio di un altro rivoluzionario
arrivato al potere. L'ombra dell'amico e futuro consuocero grava sul
presente politico dell’ex rivoluzionario. Teresa parte alla ricerca del
padre senza sapere nulla di lui e, attraverso una lunga odissea per il mondo
sostenuta da situazioni comiche e drammatiche, perverrà alla verità.
Ho letto il libro in un baleno: la tecnica di scrittura permette di vivere
ogni capitolo, corrispondente ad uno scrittore diverso, con gusto e
leggerezza. La figura di Teresa emerge prepotente da ogni pagina e rivela la
voglia di fuggire da un destino creato da altri. Le notazioni politiche
puntuali danno spessore e si accompagnano alle notevoli variazioni
stilistiche e ad alcune pagine di alta letteratura.
(Alida Fonnesu) |
Autore: Giulio ANGIONI
Titolo: Alba dei giorni bui
Editore: Il maestrale
Anno: 2005 |
Giulio Angioni è uno scrittore sardo apprezzato in
Italia e in Europa e con questo libro ha vinto il premio G. Dessì, sezione
narrativa.
Il libro racconta il dolore, lo sgomento, la solitudine e lo smarrimento di
Alba, big sister di Carlo e Valentina. Tornata a casa e alla luce dopo aver
lavorato per anni come ricercatrice notturna all'istituto di genetica Alba, sorri manna, si accorge che l’amatissimo fratello è diventato
tossicodipendente e decide di portarlo fuori da quel mondo. Si rende, però,
conto con orrore che la sua vita è rimasta staccata dalla realtà della
crescita di Valentina e Carlo, i due gemelli che ha cresciuto come figli. Il
ritorno alla casa dei genitori e alla luce (la morte di Carlo) avviene in
silenzio, attraverso i ricordi, le bugie, gli inganni e la storia di
famiglia, filtrata dagli occhi di Alba.
Ella vuole riscattare Carlo dal buio baratro in cui è sprofondato perchè gli
vuole bene e perchè la sua famiglia e il sangue familiare non meritano
un'onta simile. Salvare il fratello costituisce un modo per restituire
dignità e storia ad entrambe. Ci riuscirà pagando un altissimo prezzo .
Angioni usa un linguaggio limpido e scevro di complicazioni linguistiche:
dice le cose come sono e come si sente di dirle. Il lettore non può che
essere affascinato dalla cornice essenziale che racchiude la storia dal
sapore di noir.
(Alida Fonnesu) |
Autore: Alberto ASOR ROSA
Titolo:
Storie di animali e altri viventi
Editore: Einaudi
Anno: 2005 |
Pa ha scritto
all’inizio di questo libro: ”Tutti gli episodi di questa storia sono
rigorosamente reali ma nessuna delle voci parlanti accetterebbe di riconoscervisi”.
Ha
fatto bene a precisare. Anch’io, come lui, preferisco la comunicazione
telepatica a quella verbale, intendendo come telepatia qualunque
comunicazione che prescinda dai sensi, non solo dalla parola. Appunto. Per
farci conoscere, però, dovevo usare la parola. L’ho fatto, un po’
malvolentieri.
Io sono Micio Nero. E
se avrete la pazienza di prendere in mano questo libro, conoscerete me, la
cana Contessa (guai a chiamarla cagna, si rivolterebbe… leggete e saprete
perché…), il mio Pa e la mia Mo, che per Contessa sono, rispettivamente, Po
e Ma (gli umani di casa, insomma) e saprete come da villa Torlonia o giù di
lì, son finito… in un altro posto, vicino alla libertà universale.
Quattro esistenze, le
nostre, che si sono incontrate per caso o quasi, ma che l’amore ha reso
entità, superando divisioni e distinzioni della specie…..” e tutti nel
silenzio saremo più uguali!”
Non aggiungo altro,
sono faticose le parole, sono poche e poco efficaci. E poi Contessa mi
guarda con il muso poggiato sulle zampe anteriori, aspettando che io finisca
per andare incontro al nostro Nirvana quotidiano, il sonno, ai piedi di Pa e
Mo, oppure di Ma e Po, come li chiama lei, per tornare insieme verso quel
dove non eravamo diversi.
Non voglio farla
aspettare troppo.
Vado. Buona lettura.
(Maria Cristina Rosa) |
Autore: Paul AUSTER
Titolo: Timbuctù
Editore: Einaudi
Anno: 1999 |
Quando il suo grande e unico amico Willy, squinternato
poeta di strada, lascia per sempre questa Terra, l’esistenza appare
improvvisamente a Mr. Bones in tutta la sua drammaticità: solo al mondo,
deve fare i conti con la fame, la sete e i pericoli di un mondo infido, alla
ricerca di un luogo dove sentirsi a casa e del calore di braccia amiche.
Difficile aver fiducia in un altro essere umano, difficile soprattutto
adattarsi alle regole di quella società borghese che lui e Willy avevano
sempre fuggito. Riuscirà Mr. Bones a trovare il suo posto in questo mondo?
Riuscirà a vincere la tentazione di raggiungere Willy a Timbuctù, il
paradiso dove uomini e cani parlano la stessa lingua?
In questa grande
storia d’amore e d’amicizia Paul Auster affronta senza svenevolezze
l’atavico rapporto tra l’uomo e il cane: attraverso gli occhi e i pensieri
di Mr. Bones – più che un cane, un’anima in un corpo peloso - osserviamo il
mondo degli umani e ci lasciamo intenerire e commuovere, fino a sentirci
avvolgere da quella forma d’amore smisurato e senza condizioni di cui solo
gli animali sono capaci.
(Monica Anelli) |
Autore: Silvia AVALLONE
Titolo: Acciaio
Editore: Rizzoli
Anno: 2010
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Acciaio, romanzo d'esordio della giovane scrittrice
Silvia Avallone, racconta la storia della profonda amicizia tra Francesca e
Anna, due ragazzine appena adolescenti che diventano donne in una provincia
afflitta popolata da operai, adulti tormentati da troppe sconfitte e ragazzi
che sognano la fuga. Via Stalingrado presenta miseri stabili dove vivono
operai della Lucchini, famiglie marginali, piccoli spacciatori, ladruncoli,
ragazze e ragazzi che in estate popolano la piccola spiaggia davanti
all’Isola d’Elba.
Via Stalingrado nel tempo della storia narrata è divisa: da un lato il mare
e i ragazzini sotto il sole rovente delle tre di pomeriggio e dall'altro i
muri cupi dei casolari e le serrande abbassate. Agli occhi degli estranei
quel quartiere è deprimente, soffocante, misero. Non esiste nient'altro che
famiglie problematiche dove le donne soffrono il peso di mariti assenti che
spesso le picchiano o che, in fondo, non sono nient’altro che ladri,
truffatori o spacciatori, mentre i giovani del quartiere si drogano forse
per trovare il coraggio di affrontare quella che è la cruda realtà, per
sentirsi più uomini e cercare emozioni, per trovare rifugio in un mondo
irreale nell’attesa di poter un giorno diventare qualcuno. Francesca e Anna
sono le più belle tra tutte le ragazze del quartiere, di una bellezza
virginea ed allo stesso tempo irriverente, che vuole solo trovare il momento
giusto per scoppiare. Con la loro amicizia le due quattordicenni passano le
loro giornate giocando, stuzzicando i vicini con balletti e scrivendo sulle
panchine. Francesca e Anna, che vedono crescere e cambiare i loro corpi
sotto lo sguardo interessato degli uomini, hanno passato tutti i momenti
liberi della loro vita insieme ma adesso le loro strade si dividono. Quando
Anna scopre l’amore e il sesso con Mattia, qualcosa si rompe tra le due, si
troveranno distanti, eppure nel loro cuore saranno sempre insieme.
Silvia Avallone, una scrittrice dalla parte dei vinti, non ha paura di
trattenersi, di uscire fuori dalle righe di un racconto monotono. E così
scrive un libro dal titolo forte, con un linguaggio duro, forse anche un po'
cinematografico, che non può passare inosservato ma che viene
sorprendentemente gradito, definito: "Un libro che fa esplodere i
sentimenti, che fa accadere le cose". La Avallone racconta l'adolescenza,
un'età dove tutto può ancora succedere e ogni strada è ancora aperta. Parla
di un pezzo drammatico di società, dove i padri picchiano le figlie, dove i
genitori sono assenti poiché fuggono dal destino di operaio per trafficare
in opere d'arte rubate e denaro falso, dove esiste la tragica fine di gente
morta sul lavoro in un'industria siderurgica. E l’Isola d’Elba è visibile in
tutta la sua bellezza dai casermoni di Via Stalingrado. Un’isola che sembra
così lontana e irraggiungibile, un’isola che per tutta la vita Anna e
Francesca hanno sperato di poter raggiungere insieme. E forse è vero che la
speranza è l’ultima a morire.
(Miriana Briscese - classe II B IGEA I.I.S.S “
Battaglini” Venosa ( PZ) - vincitrice del premio Segnalibro dedicato a
Daniela Borsato per la sezione Scuola Secondaria di II grado) |
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